La domanda sorge spontanea: ma vi pare possibile che nel 2014 ancora arrivino a casa comunicazioni delle scuole in cui si lancia “l’allarme pidocchi?”. Che lo chiamino Pediculosi, cercando di nobilitarne l’accettazione, ritengo che sia assolutamente inaccettabile che i nostri bambini, tenuti a casa lindi e pinti, tornino da scuola infestati di uova e parassiti. Ma in che secolo e che paese retrogrado siamo? E non parlo di scuole di zone meno abbienti o popolose. Parlo di asili privati con rette da migliaia di euro l’anno. Migliaia.
Figli di grandi imprenditori, professionisti rinomati, mamme iper griffate con tanto di babysitter, tate e domestiche al seguito e poi? Montagne di soldi spesi per le griffes e manco un euro per uno shampoo? Ma stiamo scherzando? Come li tenete i vostri figli per farli diventare condomìni per pidocchi e nursery delle loro uova? E perché io e le altre famiglie dobbiamo poi rapare a zero i nostri bimbi, legare i capelli alle bimbe come fossero delle suffragette e cospargerli di puzzolentissimi spray antiparassitari?Per l’incuria altrui? Lo trovo inaccettabile. Nulla mi farà cambiare idea. E soprattutto grido all’untore: non contro i poveri bimbi rei solo di avere genitori che non li lavano a dovere, ma contro i genitori menefreghisti che spesso lasciano i propri doveri a terze persone che, seppur pagate, non hanno spesso a cura l’igiene dei bimbi. Basta! Questo è un grido d’allarme. I pidocchi non si accettano. Il tempo del Mom e del pettinino stretto non può e non deve tornare. Mamme igieniste, o semplicemente civili: Ribellatevi!