In Italia le uniche società di calcio quotate in borsa sono Juventus, Roma e Lazio. In questa fase della stagione in cui non ci sono risultati sportivi che possano incidere sulle valutazioni dei titoli c’è da tener d’occhio i movimenti di calciomercato e i cambiamenti di allenatori e staff tecnico. Iniziando dalla Juventus sembra proprio questo il motivo di una flessione di quasi il 9% in pochi giorni. Dall’annuncio dell’addio di Antonio Conte all’insediamento di Massimiliano Allegri come nuovo tecnico, il titolo della squadra più forte degli ultimi 3 anni in Italia ha subito un brusco ridimensionamento. A poco è servito l’annuncio dell’acquisto del giovane attaccante spagnolo Alvaro Morata, proveniente dal Real Madrid.
Anche il titolo della Lazio sconta perdite simili, nonostante il presidente della squadra biancoceleste Claudio Lotito stia rinforzando la rosa con buoni acquisti, come non accadeva da anni. I nuovi innesti al momento sono l’attaccante Djordevic e i centrocampisti Dusan Basta e Marco Parolo, ma non sembrano convincere gli investitori.
Ma il caso più eclatante è rappresentato dal titolo della A.S. Roma, che in poco più di una settimana ha perso quasi il 55% del suo valore. Dopo una stagione sportiva andata oltre le più rosee aspettative, con il conseguimento del secondo posto in campionato e la partecipazione alla prossima Champions League (che da sola vale introiti per almeno 30 milioni), nessuno si sarebbe aspettato un tale tonfo in borsa. A contribuire al trend negativo sembra essere stato l’acquisto del giovane attaccante Iturbe, pagato circa 31 milioni al Verona: nel giorno dell’annuncio ufficiale del trasferimento, il titolo della società capitolina è crollato del 30%.
Nella valutazione dei titoli sembrano quindi prevalere indicatori finanziari quali il fatturato e i profitti che queste aziende riescono a produrre. In effetti gli investitori sembrano aver ben presente che rispetto ad altre tipologie di azioni, i titoli di società sportive hanno pochi riferimenti materiali e per questo motivo scontano una volatilità molto maggiore. Allo stesso modo le fluttuazioni medie si discostano di parecchio rispetto alla media dei titoli quotati perchè subiscono in maniera maggiore il fattore emotivo, legato a rumors e notizie che poco hanno a che fare con i freddi aspetti finanziari.
Da questo punto di vista un deciso passo avanti è stato fatto dalla Juventus Fc con la costruzione del suo stadio di proprietà, lo Juventus Stadium. Lo stadio, oltre a rappresentare un bene immobile di cospicuo valore finanziario, può essere considerato un asset strategico per la crescita del brand societario; a riprova di ciò basta considerare che molte società di calcio inglesi hanno basato la scalata verso capitalizzazioni di borsa miliardarie con la costruzione di un nuovo stadio. Anche la A.S. Roma sta provando a seguire questo percorso, infatti dopo l’approvazione del progetto relativo al nuovo stadio, ci si aspetta che la realizzazione dell’impianto possa produrre i benefici previsti in termini di fatturato e di stabilizzazione del valore del titolo azionario.