Secondo il piano assunzioni scuola, approvato dal Ministero dell’Istruzione, nel 2021/22 verranno assunti circa 112.473 nuovi docenti. La notizia si legge nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri su proposta del ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta e del ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco.
La maggior parte delle assunzioni riguarderanno la scuola secondaria. Secondo il Ministero dell’economia e delle finanze, ci saranno circa 50mila assunzioni a tempo indeterminato tra nord e centro Italia.
Al nord, le assunzioni sono circoscritte a tre specifiche regioni. In Lombardia i docenti assunti saranno 28.518. In Piemonte 10.985 e in Veneto 11.912.
A seguire, al centro sono previste circa 28mila assunzioni così ripartite: 10.686 nel Lazio, 9.146 in Emilia Romagna, in Toscana 8.427.
Tutto il sud, isole comprese, prevede l’assunzione di 25mila nuovi docenti.
Piano assunzioni scuola: dovevano e potevano essere molti di più
Il sindacato precisa che, a causa delle norme restrittive del ministero, più della metà dei posti probabilmente non verrà assegnato. Commenta: “si tratta di immissioni di ruolo solo ipotetiche. Applicando le norme restrittive del Ministero dell’Istruzione, ben oltre la metà non verranno assegnate, per via della mancata considerazione dei docenti che insegnano da tempo nelle nostre scuole ma vengono reputati inadatti all’assunzione finale“.
Anief, invece, commenta con in mente l’obiettivo della stabilizzazione di tutti coloro che hanno presentato domanda di partecipazione ai concorsi e ai corsi abilitanti, oltre che degli idonei e i laureandi in scienze della formazione primaria.
Marcello Pacifico, presidente Anief, spiega: “il paradosso è che in 80mila casi non siamo nelle condizioni di avere un candidato per essere immesso in ruolo. Il Ministero ha aperto solo a coloro che conseguiranno il titolo di specializzazione o di abilitazione entro il prossimo 31 luglio, invece, dovevano e potevano essere molti di più“.
Aggiunge: “ancora di più perché i posti vacanti ci sono e anche in numero considerevole. Ecco perché gli interessati possono seguire le modalità predisposte dal sindacato“.