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Perisic e la sua voglia di Premier

Hanno fatto tanto rumore le parole di Ivan Perisic. L’esterno nerazzurro infatti ha dichiarato:” Sogno la Premier, spero che i tifosi capiscano”.

Parole inequivocabili che hanno fatto risentire gran parte del tifo nerazzurro, anche in considerazione del fatto che il croato non stia brillando.

Al momento tra campionato e Champions ha collezionato 17 presenze e 2 gol, un po’ poco per chi fino allo scorso anno era il secondo marcatore, alle spalle di Mauro Icardi.

Inoltre Ivan Perisic non nasconde che quest’estate è stato vicino dall’approdare al Manchester United di José Mourinho e che l’insistenza di Spalletti nel farlo restare a Milano ha giocato un ruolo importante.

Egli si dice consapevole del fatto che a 30 anni abbia l’ultima possibilità di strappare un contratto importante e vorrebbe farlo in Premier, campionato in cui non ha mai giocato.

Dunque, sulla base delle dichiarazioni di Perisic, sarà un’Inter diversa la prossima estate e che dovrà sostituire degnamente una pedina importante come il croato.

Non è un caso che con Marotta già sono stati fatti alcuni nomi in quel ruolo come per esempio Antony Martial del Manchester United, in scadenza di contratto nel 2019 e quindi potrà essere acquistato a parametro zero.

Staremo a vedere, per il momento questi sono discorsi lontani visto che la stagione è solo nella sua fase iniziale. In ogni caso l’Inter ha in casa propria un giocatore che sogna di giocare altrove, una cosa che non può far felice la società, la squadra, l’allenatore e i tifosi.

Luciano Spalletti la settimana scorsa ha schierato Keita Balde, il quale ha risposto benissimo con doppietta e assist, dimostrando di stare in un buon momento di forma. Per cui Ivan Perisic sembra avvisato, se il suo rendimento non dovesse crescere, Spalletti avrebbe come sostituirlo.

Certo tatticamente sono diversi, Perisic è più incline ai ripiegamenti difensivi, per cui potrebbe garantire maggiore equilibrio alla squadra. D’altro canto si sa, giocare con un calciatore che non ha abbastanza voglia è controproducente per la squadra e l’ambiente.