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Perché smettere di fumare

Gli esperti lo dicono e tutti lo sanno: fumare fa male. Non tutti però sono a conoscenza dei reali danni che una sigaretta può causare.

Un’abitudine che, a lungo andare, può nuocere alla salute, arrivando persino ad influenzare la normale quotidianità.

Come evitare allora conseguenze gravi e talvolta irreversibili? Semplice, basta solo smettere!

Gli studiosi hanno stilato un elenco dei benefici di cui risentirebbe il nostro corpo.

Dopo soli 20 minuti il battito cardiaco e la pressione sanguigna tornano a valori accettabili. La nicotina, infatti, tende a stimolare una produzione maggiore di epinefrina e norepinefrina, mediatori chimici responsabili del loro aumento.

Trascorse 2 ore cominciano a farsi sentire i terribili effetti dell’astinenza. Ciò accade perché l’organismo inizia ad avvertire la mancanza di dopamina. Attivato dalla nicotina, questo neurotrasmettitore regola il riposo e l’umore. Per tale ragione insorgono disturbi del sonno, stress e nervosismo.

Dopo 8 ore l’emoglobina viene epurata dalla presenza di anidride carbonica ed il livello di ossigeno nel sangue si stabilizza.

24 ore dopo aver rinunciato alla sigaretta il senso del gusto e dell’olfatto migliorano notevolmente, mentre superate le 72 ore il nostro organismo riesce ad espellere tutta la nicotina presente in esso.

Smettere di fumare riduce inoltre il rischio d’infarto. Passate un paio di settimane si percepisce, di fatto, una funzionalità polmonare regolare.

Gli effetti positivi dunque non sono pochi. Ciò spiega l’impegno profuso, in questo periodo, nella lotta alla dipendenza da tabacco, nonché le innumerevoli campagne di sensibilizzazione.

Al giorno d’oggi siamo tuttavia lontani dall’abolire completamente una pratica ancora troppo sviluppata e diffusa nella società.