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Per una Spagna femminista: cinque politiche lanciano il progetto

Cinque leader politiche di partiti della sinistra spagnola hanno intenzione di sviluppare un progetto per il paese per una Spagna femminista. L’idea si fonda sull’ascolto dei bisogni della società spagnola. Le cinque politiche, tra cui la vicepresidente e ministra del lavoro Yolanda Diaz, si sono riunite in un teatro di Valencia. L’atto pubblico ha incontrato un certo entusiasmo da parte dei media.

L’evento s’intitola “Altre politiche” ed è presentato come uno spazio di dialogo apartitico. Quindi, non può essere considerato un’iniziativa elettorale.

Rappresentare lo tsunami femminista in Spagna

Nel corso dell’evento a Valencia, le cinque politiche hanno espresso la volontà di di rappresentare con forza lo tsunami femminista che si è verificato in Spagna negli ultimi anni. L’intenzione è di aprire un nuovo ciclo politico che possa dare spazio di discussione a temi che riguardano la parità dei diritti. La stessa Diaz ha commentato: “credo che sia qualcosa di meraviglioso“.

L’iniziativa ha ricevuto una calorosa accoglienza. Centinaia di persone sono accorse e sono state presenti, inneggiando al grido di: “Presidente, presidente!“, rivolto proprio alla Diaz.

Di recente, la vicepresidente e ministra del lavoro ha affermato di essere al lavoro per la formazione di un nuovo spazio politico a sinistra del Partito Socialista, principale forza di governo al momento. Non ha detto, però, apertamente se ha intenzione di candidarsi alle prossime elezioni.

I temi del dibattito sono stati la lotta alle diseguaglianze sociali, la lotta al cambiamento climatico e alla precarietà sul lavoro.

Le leader della formazione Unidas Podemos, Ione Belarra e Irene Montero, non hanno preso parte all’iniziativa. Oltre alla Diaz, hanno presenziato la sindaca di Barcellona Ada Colau, la vicepresidente della regione di Valencia Monica Oltra, la leader dell’opposizione nella regione di Madrid Monica García e la consigliera della città autonoma di Ceuta Fatima H. Hossain.

L’evento ha scatenato la protesta di alcuni membri del settore autotrasporti.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.