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Pasta, candidatura delle sfogline all’Unesco

Ha permesso in primis alla Transumanza, senza dimenticare la precedente candidatura delle Colline del Prosecco, ma anche alla Dieta Mediterranea e all’arte dei Pizzaioli napoletani di diventare patrimonio culturale immateriale dell’umanità-Unesco. Adesso potrebbe toccare ad un’attività fortemente radicata nel patrimonio culturale della penisola italiana, potrebbe infatti essere il turno delle sfogline, l’antica arte di preparare la pasta a mano che richiama subitamente alla mente le nostre nonne, per la candidatura a patrimonio culturale dell’Unesco.

Colui che se ne fa promotore è Pier Luigi Petrillo, già avvezzo a suddette candidature, che a Bologna ha ricevuto il premio “Bologna Award City of Food Master Award 2019”.

Il rappresentante italiano nel Comitato Unesco, il quale si occupa di valutare le candidature, si è espresso sulla possibilità di candidare all’ambito riconoscimento anche l’arte del preparare la sfoglia a mano, affermando suddetta intenzione proprio durante la cerimonia di conferimento del sopracitato premio.

“La pasta non può essere candidabile nella lista del patrimonio culturale immateriale, ma quello che può esserlo è la tradizione delle sfogline, che è antica e viene tramandata di generazione in generazione. Occorre evidenziare che preparare questo tipo di pasta rappresenta un fattore identitario per le famiglie di questa città. Non mi sembra un’ipotesi campata in aria, si tratta di scrivere bene il dossier. Pertanto, lavorateci!”, afferma Pier Luigi Petrillo.

 

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II