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Partite IVA: il grido d’allarme “Ci hanno abbandonati”

Il cosiddetto “popolo delle partite IVA” è allo stremo; tra questi: artigiani, imprenditori, e commercianti  che, con preoccupazione, lanciano l’allarme. I tre mesi di chiusura delle attività, necessari per contenere la situazione emergenziale nella quale si trova il Paese, hanno contribuito a creare dei grossi danni economici alle imprese, soprattutto alle nuove partite IVA, quindi anche a tutte quelle attività nate da poco.

Partite IVA problemi di liquidità:

Il vero problema è che la liquidità emessa non basta, soprattutto per coloro che hanno aperto una partita IVA a gennaio e, quindi, sono tutt’ora fermi a causa del blocco dovuto al Covid-19.

Bisogna sostenere con misure adeguate e con liquidità immediata, tutte le imprese, sia quelle grandi, sia quelle nate da poco. Le attività commerciali sono ferme, mentre le uscite in termini economici, per il pagamento delle imposte, aumentano. 

Sono tante le imprese a protestare, da Nord a Sud, per un indennizzo stanziato dal Governo che però sembrerebbe non bastare. Il grido d’allarme da parte degli imprenditori è unanime “Ci hanno lasciati soli”.

Il bonus stanziato, 600 euro, sembrerebbe insufficiente a compensare il mancato introito delle aziende, piccole o medie; inoltre, a tutto ciò, si aggiunge una fiscalità inadeguata, che non aiuta in nessun modo, scadenze, canoni di locazione, imposte varie, che gravano sugli imprenditori, fortemente provati.

Il nuovo Bonus per le imprese aiuta realmente?

Ricordiamo, che il Bonus emesso a marzo ha fronteggiato circa un terzo dei guadagni lordi persi nel corso del mese. Nonostante ciò, secondo gli ultimi dati raccolti, la perdita complessiva di fatturato per autonomi e partite IVA è di quasi 700 mila nel Mezzogiorno.

Appare chiaro che sarebbe necessario definire interventi più immediati, con misure strutturali e di rapida fruizione, aumentando il valore della flessibilità fiscale ed economica, apportando cambiamenti ben definiti, necessari alla sopravvivenza delle imprese.

Il Governo Conte ha ribadito che con il Decreto Cura Italia verranno stanziati 25 milioni di Euro. Parte di essi serviranno ad aiutare chi possiede partita IVA, in riferimento a determinati requisiti.

Saranno inoltre previsti 600 euro per chi ha partita IVA al 23/2/2020. Entro la settimana verrà emanata la circolare Inps. Una prima ipotesi di pagamento è il click-day. Si fisserà cioè un giorno specifico in cui fare richiesta online sul portale Inps.

L’Italia si trova attualmente coinvolta in uno scenario difficoltoso, sia in termini sociali che, ovviamente, economici, e tutto ciò potrebbe ampliarsi nei prossimi mesi, in mancanza di misure adeguate.

In questa situazione emergenziale, si spera che presto si giunga ad un sistema economico semplificato per aumentare la liquidità delle imprese.