Per il triennio 2014 – 2016 il Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – ndr) a giugno, ha approvato il nuovo piano di regolazione delle offerte di produzione italiane. Con un apposito decreto il Ministero ha sancito il numero della produzione delle forme di Parmigiano Reggiano sui 3 milioni 250mila, obiettivo per l’anno 2014 e per gli anni seguenti. La novità centrale è che i riferimenti principali per la produzione non saranno solo le forme, ma bensì i quantitativi di latte che andranno a confluire nella trasformazione in formaggio.
La formulazione del piano regolatore dell’offerta formativa ha camminato contemporaneamente all’emanazione del regolamento UE concernente il settore lattiero, conosciuto con il nome di Pacchetto Latte, che gestisce la possibilità di ricorrere a forme di regolamentazione per assicurare al mercato stabilità economica ed equilibrio tra la produzione per il consumo pubblico e il giusto reddito per gli agricoltori e produttori. Il secondo passo è avvenuto con l’approvazione al piano regolatore del Parmigiano con il 96% dei consensi da parte dell’assemblea dei vari soci. La tappa successiva ha visto poi l’adesione individuale da parte dei produttori del latte, parte preponderante e principale della questione, in quanto le quote di produzione sono attribuite a tali produttori, e non alle strutture di trasformazione. Quindi il Piano verrà applicato a tutti i caseifici produttori di Parmigiano Reggiano dop e a tutti gli allevatori inseriti nel sistema del controllo qualità. Il progetto è triennale e fino al 2016 prevede una produzione annua non superiore a circa 1 tonnellata 750mila litri di latte, circa 29mila forme in meno rispetto all’anno 2013. Purché rispetti il disciplinare, ogni allevatore è libero di produrre latte idoneo alla trasformazione in Parmigiano e il piano di regolazione non limita l’accesso al sistema dei prodotti caseari. Giuseppe Alai, Presidente del Consorzio di Tutela, ha dichiarato alla stampa che “il piano di regolazione dell’offerta produttiva è uno strumento fondamentale per dare stabilità al reparto, per garantire il lavoro e tutelare gli investimenti dei produttori; le misure di sicurezza e d’emergenza prese in situazioni di crisi sono comunque onerose e incerte”. La crisi ha trovato pertanto un’altra vittima da decimare?

Il Parmigiano Reggiano è una produzione tutta italiana, orgoglio degli agricoltori dello ‘stivale’, conosciuto in tutto il mondo, citato persino nel libro L’Isola del Tesoro di Robert Louis Stevenson e nel Decamerone di Boccaccio. E’ un formaggio di pasta dura dalla lunga stagionatura; contiene il 30% di acqua e ben il 70% di sostanze nutritive, ricco quindi di proteine, vitamine e minerali, senza l’aggiunta di additivi o conservanti. E’ ricco di calcio, fosforo, amminoacidi essenziali ed enzimi che modificano la caseina rendendo il formaggio altamente digeribile, molto indicato perciò per l’alimentazione infantile o anche durante lo svezzamento. Per 1 kilo di Parmigiano occorrono ben 16 litri di latte. Di solito le zone d’origine di produzione sono le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova, Bologna, le città limitrofe al fiume Reno e a Sud del fiume Po. Il Parmigiano fa bene a tutte le età, perfetto alleato del benessere psicofisico, aiuta a crescere gli adolescenti, fornisce energia per praticare sport e aiuta la salute degli anziani. Inoltre esalta il sapore delle ricette della tradizione italiana, partner indiscusso per l’abbinamento di molteplici gamme gastronomiche.