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Parla il papà di Carol Maltesi: “Si è finto lei e mi ha fatto gli auguri. È un mostro”

Fabio Maltesi ha rivelato ulteriori retroscena del brutale omicidio della figlia, Carol Maltesti, brutalmente assassinata, smembrata e gettata in sacchetti della spazzatura dal reo confesso Davide Fontana, 43 anni, vicino ed ex della giovane.

Dopo l’omicidio, per il quale ha utilizzato un martello, Fontana ha tagliato la gola di Carol e poi l’ha smembrata con un’accetta. Il suo corpo è rimasto in congelatore per due mesi, fino a quando l’assassino non l’ha gettata in un dirupo in Valcamonica, all’interno di sacchi neri.

Su Facebook Fabio Maltesi continua a pubblicare disperato immagini della bellissima Carol: “È una creatura splendida, una figlia affettuosa, una mamma che adorava suo figlio – un bambino di sei anni nato dalla precedente relazione di Carol-. Era piena di voglia di vivere. Non era una pornostar come sto leggendo, lei era un angelo“. Così, l’uomo la descrive in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Davide Fontana, i messaggi col cellulare della vittima: l’assassino si è finto Carol e ha fatto al padre gli auguri di compleanno

Su Davide Fontana rivela: “È un mostro, quell’uomo è un mostro … In queste settimane io scrivevo a mia figlia e lui mi rispondeva facendo finta di essere la mia Carol. Credevo che lei stesse bene invece l’aveva già ammazzata, ci siamo mandati messaggi anche per il mio compleanno, ma ora ho scoperto che era lui a farmi gli auguri, non mia figlia“.

Anche con Fabio Maltesi, il reo confesso Davide Fontana ha usato la stessa tecnica. Dopo aver assassinato la ragazza, si è appropriato del suo cellulare per scrivere ad amici e parenti e rassicurarli. Aveva raccontato a tutti di essere a Dubai per lavoro e di non poter telefonare perché “qui le leggi sono diverse“.

Aggiunge il padre, residente ad Amsterdam: “Credevo di sentirla sempre, perché in tutto questo tempo le ho scritto su Whatsapp. Anzi, in realtà io la chiamavo, ma trovavo spento, allora le scrivevo e lei mi rispondeva. Almeno, credevo fosse lei ma ora ho scoperto che era il suo assassino. Pazzesco, è una cosa incredibile ciò che ha fatto quell’uomo“.

Fabio Maltesi aveva qualche sospetto che fosse successo qualcosa, ma non avrebbe mai immaginato che la figlia fosse stata uccisa nel modo brutale descritto dalla confessione di Fontana: “Qualcosa di strano c’era… Prima di tutto, nelle ultime settimane lei non mi rispondeva mai subito, ma mi scriveva solo dopo uno-due giorni. E poi, mi ero accorto che spesso mi mandava dei messaggi copia-incolla con i precedenti e questo non era da lei. Allora le ho chiesto il perché e lei, anzi il suo assassino, mi ha risposto di essere a Dubai. Invece era già in cielo“, ha spiegato.

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.