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martedì, 21 Marzo 2023

Parigi, trovata nuova vittima degli attentati: abitava dietro al Bataclan

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Un uomo è stato trovato morto all’interno del suo appartamento alle spalle del Bataclan. Potrebbe trattarsi della 130esima vittima degli attentati del 13 novembre che hanno scosso Parigi e l’intera Francia.

A far trapelare la notizia è il quotidiano francese Le Sud Ouest, la vittima è Stephan Hache, il cui cadavere è stato rinvenuto questo weekend con una pallottola nella schiena. La morte sarebbe avvenuta a causa di una pallottola vagante durante il conflitto a fuoco fra terroristi e polizia, che ha attraversato la finestra, lasciata aperta dall’uomo e lo avrebbe trafitto uccidendolo sul colpo.

Intanto un blitz della polizia di Parigi nel sobborgo di Saint Denis (a nord-est della capitale) ha portato all’arresto di sette terroristi ed almeno due morti: una donna kamikaze Hasna Aitboulahcen, 26 anni, che si è fatta esplodere nell’edificio del blitz, e Abdelhamid Abaaoud, 28 anni, che sarebbe la mente degli attentati. Il covo progettava nuovi attentati terroristi alla Défense – il quartiere degli affari alle porte di Parigi – e all’aereoporto di Roissy Charles de Gaulle.

Secondo i media francesi, i terroristi potrebbero essere stati sotto l’effetto del Captagon, un’anfetamina molto diffusa in medio-oriente, sulla base di alcune siringhe ritrovate nelle stanze usate come basi per le azioni.

Il Captagon, che contiene l’anfetamina fenetillina spesso mescolata a caffeina, circolava nel sangue di Seifeddine Rezgui, uno degli autori dell’attentato sulla spiaggia in Tunisia dello scorso 26 giugno dove persero la vita 39 persone. «Come tutte le altre anfetamine – spiega a Science et Avenir Jean-Pol Tassin, neurobiologo dell’Inserm – questa droga aumenta la resistenza alla fatica e l’attenzione, oltre a conferire una perdita di giudizio. Dà l’impressione a chi la consuma di essere onnipotente, una specie di “re del mondo”».

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