Proseguono senza sosta gli attacchi da parte dell’Aviazione d’Israele nella striscia di Gaza contro i palestinesi. Stando agli ultimi aggiornamenti, 5 sono le vittime decedute tra la notte di domenica e lunedì a Sud della Striscia di Gaza; i palestinesi sono stati uccisi da un drone israeliano.
Una fonte medica ha riferito alla stampa che domenica sera altri 2 palestinesi erano rimasti uccisi a Gaza in un precedente attacco di un drone israeliano; Ashraf al-Qudra, il portavoce dei servizi sanitari palestinesi, ha dichiarato che l’attacco sarebbe avvenuto ad Est della città di Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza sul confine con l’Egitto. Durante l’attacco militare pare che anche altre 2 persone siano rimaste ferite e stando alle testimonianze, le 2 vittime colpite sembrerebbero essere militanti e i feriti, 2 civili palestinesi. In realtà il numero dei morti a Gaza è salito e probabilmente salirà ancora, in quanto domenica sera anche 2 attivisti palestinesi a Gaza hanno trovato la morte a causa di un drone che ha colpito a Est della Striscia, vicino a un campo profughi di Bureij causando gravi ferite anche a un altro attivista presente sul luogo. Successivamente a questo raid l’esercito Israeliano aveva affermato di “essere riuscito a impedire un altro attacco contro Israele, prendendo sotto mira dei terroristi impegnati nel lancio di alcuni razzi”. Dalla mattina di domenica Gaza ha cominciato a lanciare attacchi, tra proiettili di mortaio e razzi, contro il territorio d’Israele senza fare feriti; il bilancio dei morti è destinato a salire se si calcola che nelle ultime 20 ore il numero dei morti palestinesi è salito a 10: nella Striscia di Gaza sono 8 i palestinesi rimasti uccisi, di cui 6 combattenti ammazzati durante il bombardamento su di un tunnel e 2 nel campo poco distante da Bureij; inoltre 2 lavoratori palestinesi sono stati investiti e uccisi da un autista di un camion ad Haifa, importante città industriale vicino al porto. I palestinesi sono convinti che si sia trattato non di un incidente, ma bensì di un omicidio volontario, visti i precedenti avvenimenti.

Secondo il portavoce della milizia, l’aviazione israeliana in un raid nel Nord della Striscia ha colpito 5 lanciatori di razzi appostati di nascosto. In precedenza sempre a Gaza, erano stati centrati “9 obiettivi terroristici” e “siti del terrore”, inclusi i lanciatori di razzi nascosti; la notizia divulgata dai media israeliani, da’ spazio a una dichiarazione riportata da Hamas (Movimento Islamico di Resistenza fondato nel 1987; è un’organizzazione palestinese di carattere politico, paramilitare e terroristico secondo l’UE, in base alla posizione generale presa dal Consiglio, Stati Uniti e Australia – ndr) che asserisce che complessivamente 7 è il numero dei morti, 4 dei membri rimasti feriti; gli attacchi sono continuati senza tregua anche questa mattina. Benjamin Netanyahu, il premier israeliano, ha dichiarato che “lo shock dei cittadini israeliani è anche mio per il terribile omicidio di suo figlio. L’assassinio di suo figlio è spregevole e inaccettabile per ogni persona” riferendosi all’uccisione del 17enne palestinese, figlio di Hussein Abu Khdeir, genitore della vittima. I 6 presunti responsabili della morte della giovane vittima sono stati arrestati domenica, riconosciuti tra le file della polizia israeliana; 3 dei sospettati presi in arresto avrebbero confessato l’omicidio del ragazzo palestinese. Secondo Haaretz e Ynet, quotidiani israeliani, i 3 arrestati avrebbero ammesso il delitto e ricostruito anche passo passo, la dinamica del tragico omicidio.