Lo scrittore Oscar Wilde viene mandato in prigione dopo essere stato condannato per sodomia. Il famoso scrittore di Dorian Gray e The Importance of Being Earnest ha portato l’attenzione sulla sua vita privata in una faida con Sir John Sholto Douglas, il cui figlio era intimamente coinvolto con Wilde.
Oscar Wilde veniva mandato in prigione il 5 aprile 1895, qual era il reato? Omosessualità!
Oscar Wilde veniva mandato in prigione per un “grave reato”. L’omosessualità era un reato penale e un grave tabù sociale in quel momento in Gran Bretagna. Wilde era andato avanti e indietro tra il nascondere il suo orientamento sessuale e il tentativo di ottenere una certa accettazione pubblica.
Dopo che Douglas, un furioso omofobo, iniziò a rivelare le sue obiezioni al comportamento di Wilde al pubblico, Wilde si sentì in dovere di denunciarlo per diffamazione.
In sua difesa, Douglas ha sostenuto che Wilde aveva sollecitato 12 ragazzi a commettere sodomia tra il 1892 e il 1894. Il terzo giorno del procedimento, l’avvocato di Wilde ha ritirato la causa, poiché c’erano abbondanti prove della colpevolezza del suo cliente.
Successivamente, la Corona ha emesso un mandato di arresto di Wilde con l’accusa di indecenza. Piuttosto che fuggire in Francia, Wilde decise di rimanere e di essere processato. In un’udienza preliminare per la cauzione, le cameriere hanno testimoniato di aver visto giovani nel letto di Wilde e una governante dell’hotel ha affermato che c’erano macchie fecali sulle lenzuola. A Wilde è stata negata la libertà su cauzione.
Al primo processo penale di Wilde, è stato ampiamente interrogato sull’ “amore che non osa pronunciare il suo nome“. Wilde è riuscito a ottenere un errore giudiziario quando un giurato solitario si è rifiutato di votare per condannare. Il secondo processo è iniziato il 21 maggio.
Sebbene molti dei potenziali testimoni si siano rifiutati di tradire Wilde testimoniando, è stato condannato. Il giudice ha osservato durante la sua condanna: “È il caso peggiore che abbia mai provato. Emetterò la sentenza più severa consentita dalla legge. A mio giudizio è del tutto inadeguato per un caso come questo. La sentenza della Corte è che sei incarcerato e tenuto ai lavori forzati per due anni”.