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Oronzo Gabriele Costa: profilo culturale di un entomologo

Oronzo Gabriele Costa, zoologo ed entomologo italiano, nacque a Lecce nel 1787 e perfezionò i propri studi a Napoli, dove si laureò nel 1808 alla Facoltà di Medicina.

Oronzo Gabriele Costa: dalla zoologia alla politica

Subito dopo aver conseguito la laurea in medicina, fece ritorno a Lecce, sua città natale, dove però, decise di dedicarsi agli studi delle scienze naturali e della zoologia, fortemente attratto da quelle discipline.

Nel 1813 ottenne la prima cattedra di Fisica e chimica a Lecce. Da lì nacquero una serie di osservazioni meteorologiche della Terra d’Otranto tra il 1812 e il 1819 e anche il Giornale meteorologico, campestre ed economico della provincia di Lecce pubblicato nel 1819.

Oronzo Gabriele Costa, particolarmente apprezzato per le doti in ambito scientifico e medico, prese parte alla prima ufficiale delegazione governativa inviata a Vienna per studiare le cause del colera.

Questi importanti incarichi, ma anche le interessanti opere che pubblicò dopo la laurea a Napoli, spinsero il Governo Napoletano a conferirgli la cattedra di Zoologia all’Università.

Da quel momento ebbe inizio per Costa, un periodo intenso e florido, fatto di collaborazioni presso l’Accademia degli Aspiranti Naturalisti, guidati allo scopo di migliorarne le capacità in ambito scientifico; furono anni contraddistinti anche da tanti viaggi, accompagnato dal figlio Achille, alle prese con studi di natura zoologica.

Gli avvenimenti politici che caratterizzavano l’Italia e in particolare Napoli, in quel periodo, lo spinsero, insieme ad altri intellettuali napoletani, a collaborare alla sezione scientifica della rivista intitolata a Giambattista Vico. 

L’ideologia che muoveva gli esponenti pronti a dare il proprio contributo alla rivista napoletana, non fu vista di buon occhio, né i principi espressi, infatti, dopo poco la Rivista che portava il nome di Vico, fu soppressa.

Tuttavia, proprio quei dogmi ivi espressi, essendo fortemente condivisi dal punto di vista prettamente morale, anche al di fuori dell’ambiente napoletano, da personalità quali Gioberti, Mamiani, Massimo d’Azeglio, furono riconosciute come meritevoli, soprattutto dal punto di vista scientifico.

Proprio quelle questioni politiche però, condussero allo scioglimento dell’Accademia degli Aspiranti Naturalisti, un tassello fondamentale nell’operato dello zoologo Costa.

Repressioni politiche e studi naturali del territorio italiano

I moti del gennaio 1848 e i successivi mesi con la repressione del marzo 1849 rappresentarono l’apogeo e la fine di questa “parentesi” scientifica, politica e anche umana; ma nonostante le gravi difficoltà, Oronzo Gabriele Costa proseguì i propri studi, occupandosi soprattutto di zoologia (campo prediletto d’indagine e ricerca) e di paleontologia, specie delle varie regioni del Regno.

In campo paleontologico particolare attenzione Oronzo Costa dedicò alla determinazione dell’età della pietra leccese.

Da quell’intenso lavoro di documentazione, studio e ricerca, nacquero diverse opere di notevole spessore culturale e ovviamente scientifico.

Due di questi volumi costituiscono il fondamento degli studi naturalistici condotti in Italia; si tratta di: Paleontologia del Regno di Napoli e Fauna del Regno di Napoli.

Immensi fascicoli che ancora oggi rivestono un ruolo importantissimo sia per gli studiosi di queste discipline, sia per i tantissimi appassionati, ma anche per attività di ricerca e discussione.