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Operazione Odysseus: avvio alla seconda udienza

Riceviamo e pubblichiamo

Questa mattina si è dato avvio alla seconda udienza del processo scaturito a seguito dell’operazione Odysseus coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza.

La sopra richiamata udienza ha visto l’occasione per alcune sigle sindacali di potersi costituire, per la prima volta nella storia del sindacalismo militare, parte civile.

Una novità importante, a tratti fondamentale che, però, induce alla scrivente UNARMA ASC di sollevare delle perplessità al fine di far comprendere quali siano gli intenti che animano lo spirito di questo Sindacato. “Un precedente non condivisibile! dichiara il Segretario Generale Antonio Nicolosi: “il sindacato, il Carabiniere lo difende! Il nostro obiettivo non è quello di andare contro i Carabinieri ma quello di tutelarli.Ciò non significare difendere quei comportamenti deplorevoli che hanno infangato la nostra amata uniforme.Significa, semplicemente, rispettare la nostra Carta costituzionale ed attendere che la giustizia faccia il suo corso; senza dare implicitamente un giudizio di condanna prima ancora della sentenza. Solo una sentenza passata in giudicato potrà arrogarsi il legittimo diritto di decidere chi ha sbagliato e chi deve pagare.”

Si perde così letica sindacale che vuole il mutuo soccorso un elemento fondante dell’associazionismo tra i lavoratori, una cultura sindacale che forse ancora manca a chi si è affacciato da poco nella tutela dei lavoratori in divisa ma che non sfugge a chi da 30 anni tutela tutti i Carabinieri, tutti! Non può essere un Sindacato a stabilire chi è bravo o chi è cattivo; su quali basi? Su quali argomentazioni etiche? Esiste un organo giudicante a cui tutti dobbiamo soggiacere. Può un organo di tutela sindacale partecipare ad un giudizio mediatico stabilendo a priori i buoni o i cattivi? Chi ha sbagliato deve pagare ma non può essere il Sindacato ad emettere giudizi.

Continua il Segretario Generale di UNARMA: “UNARMA già ai tempi della costituzione in parte civile del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri nel caso Cucchi aveva stigmatizzato l’accaduto e poi, se tra i diversi imputati ci dovesse esser un militare ritenuto innocente? Come dovrà sentirsi costui nel sapere che, ancor prima dell’inizio del dibattimento, si era già creata la fila per costituirsi pare civile e per partecipare all’eventuale banchetto del risarcimento danni?.

Nel rispetto della autonomia decisionale di ciascuna organizzazione, UNARMA ritiene che ognuno ha il diritto ed il contestuale dovere di dover perseguire quelli che sono i propri obiettivi e finalità. UNARMA ha come fine unico la tutela del Carabiniere, valori che contraddistinguono da quasi 28 anni il nostro sindacato e che mai verranno messi in discussione negli anni a venire.

Roma, lì 18 gennaio 2021

UNARMA ASC – Comunicazione