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Ologrammi 3D: le telefonate prendono ‘forma’

Se siete stanchi di stare ore e ore attaccati con l’orecchio alla cornetta per sentire ‘più vicino’ chi è all’altro capo del telefono, potete tirare un sospiro di sollievo. Le telefonate diventano 3D. Ce lo confermano i risultati del progetto Telepresenza olografica, realizzato dall’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ino-Cnr) e dalla ditta Quintetto di Pont Saint Martin nell’ambito di un progetto co-finanziato dalla Regione Val d’Aosta.

Da oggi il vostro interlocutore potrà materializzarsi dinnanzi a voi grazie all’olografia, infatti, per la prima volta è stato realizzato e messo sul mercato un sistema di telefonia 3D a costi sostenibili che consente, grazie agli ologrammi, l’interazione tra due operatori geograficamente distanti e permette a questi di incontrarsi e interagire in modo naturale come se fossero realmente presenti nello stesso ambiente, seduti allo stesso tavolo.

Telefonare in 3D è quindi possibile grazie a una sorta di cabina telefonica, realizzata a basso costo e che visualizza davanti a chi chiama la ‘proiezione’ 3D dell’altro interlocutore utilizzando una semplice connessione internet. Luca Mercatelli dell’Ino-Cnr ha spiegato “L’elemento focale è rappresentato da un’immagine bidimensionale inserita in un contesto tridimensionale studiato ad hoc, che genera una sensazione di tridimensionalità. La persona ha quindi la percezione di essere realmente seduta di fronte ad un interlocutore reale e non ad una sua rappresentazione”. Una parte importante del progetto, infatti, ha riguardato oltre al sistema audio, proprio lo studio delle caratteristiche cromatiche e fotometriche dell’ambiente avvalendosi delle competenze nell’ambito dell’illuminotecnica e scienza della visione.

“Gli scenari aperti da questa nuova tecnologia toccano diversi campi nei quali è utile o necessario avere un’esperienza il più possibile reale”, prosegue Paolo De Natale, direttore dell’Istituto. “Pensiamo per esempio, nei servizi ai cittadini, alla difficoltà degli anziani a interagire con schermi impersonali, modalità touch e indicazioni ‘meccaniche’. Ma anche alle imprese, alle applicazioni dal settore bancario a quello commerciale o turistico, medico o della pubblica amministrazione”.

“I sistemi olografici hanno già fatto la loro comparsa nel mondo degli eventi teatrali” sostiene Giovanni Iamonte di Quintetto Srl, direttore scientifico del progetto, “tuttavia la loro diffusione è ancora molto limitata a causa dei costi elevati. Per la prima volta, con il nostro sistema di Telepresenza Olografica è possibile portare sul mercato, a costi sostenibili, un’interazione fra due soggetti a distanza molto realistica; il tutto in modalità ‘live’, in un ambiente naturale, con elevati livelli di interazione e sfruttando la normale capacità di trasmissione Internet offerta dagli operatori di mercato”.