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Olimpiadi Parigi 2024: vietati dei cibi agli atleti. Il motivo

Che l’alimentazione degli atleti sia una cosa seria lo sappiamo tutti e dunque, a tavola non si scherza, soprattutto durante le Olimpiadi.

Sembra proprio che agli atleti presenti a Parigi non potranno mangiare alcuni cibi. A deciderlo: l’organizzazione dell’evento. Ma scopriamo perché.

Negli ultimi giorni, oltre le meravigliose vittorie dei nostri atleti, non sono mancate di certo le polemiche riguardo l’organizzazione delle Olimpiadi. Ma questa volta le lamentele giungono proprio riguardo il cibo proposto agli atleti.

Nonostante la Francia sia uno dei luoghi più menzionati quando alla gente si chiede di nominare uno dei Paesi in cui si mangia meglio.

Tuttavia, dall’interno del villaggio olimpico sembra giungere qualche critica.

Durante la manifestazione sportiva, infatti, sono stati vietati alcuni alimenti che sembrano praticamente impossibili da reperire.

Cibi vietati alle Olimpiadi: perché gli atleti non possono mangiarli

Alcuni cibi sono stati letteralmente banditi, come le patatine fritte, note in tutto il mondo come french fries.

Nonostante la loro origine sia contesa tra Francia e Belgio, sembra proprio che per gli atleti siano introvabili, questo per motivi di sicurezza.

Oltre a non rappresentare il tipico pasto dell’atleta, le patatine fritte sono state per così dire bandite soprattutto per evitare di utilizzare le friggitrici riducendo così il rischio di incendio.

Chi ha curato i menù degli atleti ha optato per una cucina sostenibile. Per questo la carne non è poi così diffusa all’interno della dieta olimpica.

Gli altri piatti che è impossibile gustare sono il foie gras (fegato d’anatra) e il manzo. Questo nonostante rientrino tra i piatti tipici della cucina d’oltralpe.

Il motivo è quello di voler ridurre al minimo l’impatto ambientale.

Per questo a Parigi 2024 manca anche l’avocado nell’elenco della frutta, infatti, questo sembrerebbe uno degli alimenti maggiormente inquinanti per quanto riguarda il trasporto.

Insomma, una scelta comprensibile quella riguardante la scelta dei menù ma che ha suscitato non poche polemiche in tutto il mondo.