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Oggi 62 anni dalla prima esibizione in pubblico di Mina

Oggi 62 anni dalla prima esibizione in pubblico di Mina, da sempre considerata una delle migliori cantanti italiane di tutti i tempi. La sua brillantissima carriera comprende l’interpretazione di oltre 1500 brani, ai quali ha donato pieno splendore, grazie alle sue spiccate doti canore. Immediatamente riconoscibile per il particolare timbro caldo e personale, utilizza la sua voce come se fosse un raffinato strumento musicale. La tonalità è caratterizzata da ampiezza e agilità. La potenza della sua voce è coniugata a una tecnica affinata. Capace di giostrare generi musicali spesso molto diversi tra loro, la cantante lombarda spicca per la sua eccellenza.

A soli 18 anni, Mina debutta insieme agli Happy Boys (gruppo cremonese con il quale canta da poco tempo), durante la fiera settembrina di Rivarolo del Re. Il pubblico, estasiato, chiede subito il bis. La giovane ragazza rincorre il suo grande sogno senza neanche essere sostenuta dai genitori, in quanto non credono nella realizzazione dei suoi progetti. Malgrado i mancati incoraggiamenti, il 24 settembre 1958 – su quel palco – nasce una luminosissima stella.

Il titolare della Italdisc, Davide Matalon – affascinato dalla sua voce – la incoraggia e le permette d’incidere le prime quattro canzoni (due in lingua inglese, con lo pseudonimo di “Baby Gate“; due in lingua italiana, sotto il nome di “Mina”). Ben presto raggiunge il successo e vengono vendute centomila copie. Così, nel 1951, firma un contratto di tre anni con la stessa Italdisc.

Eredita la passione per la musica dalla nonna Amelia, cantante lirica, e prende ispirazione da colossi come Frank Sinatra. La “tigre di Cremona“, come viene soprannominata per la sua voce graffiante, dà inizio alla sua lunga carriera costellata di successi, ottenendo anche diversi premi e riconoscimenti, come la Targa Tenco o l’assegnazione dell’onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Partecipa due volte al Festival di Sanremo, tre volte alla Mostra internazionale di musica leggera. Fa parte del quartetto di voci femminili degli anni ’60 e ’70, insieme a Milva, Iva Zanicchi e Orietta Berti.

Mina Mazzini riesce ad affermarsi rapidamente e ad aggiudicarsi l’ammirazione e l’affetto del pubblico, nonostante la timidezza che la caratterizzava da piccola, rappresentando non soltanto un’icona dal punto di vista musicale, ma anche un esempio da seguire per i giovani talentuosi – in campo artistico – scoraggiati dal forte timore di fallire nei propri obiettivi.