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sabato, 3 Giugno 2023

OCSE PISA 2015, di cosa si tratta

Indagine PISA, acronimo di Programme for International Student Assessment, promossa dall’OCSE, con cadenza triennale serve a rilevare le competenze degli studenti di 15 anni in Lettura, Matematica e Scienze. L'Italia partecipa dal lancio del progetto.

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Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II

L’indagine PISA, acronimo di Programme for International Student Assessment, è una particolare indagine internazionale promossa dall’OCSE, acronimo di Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, la quale avviene con cadenza triennale.

Il primo ciclo dell’indagine è avvenuto nel 2000, nel 2015 si è avuto il sesto ciclo.

L’Italia ha preso parte all’indagine fin dal primo ciclo.

Il fine ultimo dell’indagine PISA è quello di rilevare le competenze degli studenti di 15 anni in discipline inerenti Lettura, Matematica e Scienze.

A partire dal ciclo 2012, i paesi aderenti al progetto PISA possono decidere di partecipare all’opzione internazionale Financial literacy, o literacy in ambito finanziario.

Per financial literacy si intende tutto un insieme di conoscenze e cognizioni di concetti e rischi in ambito finanziario, in unione con le abilità, la motivazione e la fiducia nei propri mezzi, i quali consentono l’utilizzo delle suddette competenze nella resa decisionale, affinché essa sia efficace in molteplici e diversi contesti di carattere finanziario, al fine di rilanciare un miglioramento del benessere individuale, nonché societario, entendo una partecipazione consapevole alla vita economica.

Nel ciclo del 2015 hanno aderito a tale opzione 15 paesi, di quali 10 risultano essere membri dell’OCSE, essi sono Australia, Belgio fiammingo, Province canadesi, Cile, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Slovacca, Spagna e Stati Uniti.

La scala PISA di financial literacy si propone quindi come misura del livello di conoscenze e abilità finanziarie degli studenti dell’età di quindici anni.

Tali competenze risultano essere, al giorno d’oggi, necessarie affinché il passaggio, ormai molto prossimo, dal mondo della scuola a quello dell’università, al mondo del lavoro o a quello dell’imprenditoria, non risulti complesso o addirittura spaventoso.

Le domande sottoposte ai ragazzi si riferiscono a situazioni di vita reale, le quali coinvolgono questioni e decisioni finanziarie.

Tutti gli strumenti sono stati somministrati tramite l’utilizzo di computer, ad eccezione del questionario genitori, il quale è stato somministrato in forma cartacea.

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