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Nuovo lockdown: al lavoro De Luca e de Magistris

Superate le ideologie politiche e le simpatie partitiche, anche grazie alle pressioni derivanti dalla situazione di necessità generata dalla pandemia mondiale in atto, il primo cittadino della città metropolitana di Napoli, Luigi de Magistris, ha inviato una lettera, nel corso della mattinata di ieri, 30 ottobre 2020, al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca in merito ad un plausibile lockdown.

La richiesta di udienza rivolta a De Luca dal primo cittadino nasce in seguito ad una considerazione in merito alla drammatica situazione sanitaria, economica e sociale. Urgentissimo incontro quello rischiato al vertice della Regione Campania.

Il timore esplicitato dal Sindaco riguarda la possibilità di un nuovo lockdown della Campania a causa del costante rialzo della curva dei contagi, che sta lentamente innalzando il rischio di un collasso del sistema sanitario campano. Il provvedimento politico  sarebbe quindi volto ad evitare che la regione, tra le più contagiate in Italia, sia nuovamente messa in ginocchio dal virus. La situazione nella regione Campania è particolarmente allarmante, solo ieri la crescita dei positivi è stata pari a 3103 unità.

“Stamattina ci siamo nuovamente sentiti, io e il sindaco di Milano Beppe Sala, e vogliamo ulteriormente precisare, qualora non sia stato già sufficientemente chiaro, che noi non apparteniamo al partito del no-lockdown (qualora ci sia un partito del no-lockdown, o ci sia dall’altra parte un partito del sì-lockdown). Noi siamo sindaci in prima linea che vogliamo semplicemente che lo Stato sia unito, che si lavori insieme, che se si devono prendere decisioni queste devono essere confortate da dati scientifici, medici, e che devono essere valutati nelle sedi istituzionali. Quello che abbiamo sottolineato con forza, che qualsiasi altra misura più restrittiva che dovesse essere adottata, non necessariamente il lockdown, deve essere contestualmente accompagnata da misure efficaci e concrete sul piano sociale, economico e del lavoro” ha affermato il sindaco di Napoli.

Intanto in Italia diventa sempre più concreta la possibilità di attuazione di un nuovo lockdown.

Osservato speciale l’indice di trasmissione del virus che dovrebbe essere, in estrema analisi, inferiore alla quota di 1,5, in realtà non dovrebbe mai superare la quota di 1.

Attualmente, in Italia, esso è pari ad 1,6, ciò implica che non siamo più nello scenario 3, ma siamo già arrivati nel 4, quello da allarme rosso.

Il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri è stato molto chiaro quando ha affermato che “Nessun sistema sanitario reggerebbe a questi numeri, tanto meno in Italia. Le terapie intensive non sono un problema in questo momento, ma se il contagio dovesse continuare a crescere a questi ritmi la situazione potrebbe precipitare”

Legittima la richiesta del Sindaco di Napoli, al fine di trovare una soluzione che non implichi un blocco totale della regione.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II