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“Non Sei Sola” contro la violenza di genere

L’associazione Non Sei Sola ha inaugurato quest’anno ad Aversa (CE) lo sportello d’ascolto contro la violenza di genere, al fine di tutelare tutte le vittime di violenza, aiutandole e accogliendole in un luogo sicuro, punto di riferimento affidabile e qualificato dove potersi sentire liberi di raccontare le proprie difficoltà e le proprie paure, con la garanzia di un supporto e un aiuto concreti da parte di un team specializzato. “L’associazione nasce con l’impegno di favorire l’affermazione dell’autonomia culturale e professionale delle vittime. In particolare si propone di polemizzare contro ogni forma di violenza, di sfruttamento, di ignoranza, di ingiustizia, di discriminazione e di emarginazione”, queste le parole di Teresa D’Aniello, responsabile dell’associazione Non Sei Sola, che ci ha rilasciato una breve intervista al fine di chiarire alcuni punti riguardanti il funzionamento e gli obiettivi che con il progetto si propongono di portare a termine.

Il progetto Non Sei Sola è nato da poco tempo. Quali sono gli obiettivi che intendete raggiungere?

«Premettendo che spesso, soprattutto nel nostro territorio, le donne, e parlo al femminile solo perché statisticamente vi sono molte più vittime donne, e non per una questione di discriminazione tra i sessi, credono di essere partecipi e responsabili dell’odio e dell’acrimonia riversati su di loro. L’atteggiamento comune a molte vittime è quello di sentirsi causa della violenza, se non addirittura di meritarsi quello status di minorazione e di soggezione al proprio compagno per difetti, mancanze, errori personali, frutto di una suggestione ed un condizionamento psicologico di cui lo stesso carnefice è fautore. Il nostro obiettivo principale è, dunque, in primo luogo quello di far comprendere che la violenza non ha mai una ‘giusta causa’, non è mai suffragata da valide motivazioni, ed in secondo luogo che dalla violenza ci si può liberare, dal proprio aguzzino ci si può emancipare, purché vi sia la volontà di farlo.»

L’assistenza alle vittime in che modo avviene?

«Lo sportello, grazie a psicologhe, psicoterapeuti, avvocati e grazie agli operatori volontari adeguatamente formati dall’Associazione Noi Voci di Donne, è accanto ai suoi fruitori. Ha a disposizione una pagina facebook, nell’era dei social non se ne potrebbe fare a meno; ha un numero di telefono attivo: il 3914097967, per fissare appuntamenti con chiunque ne avverta l’esigenza; e segue passo dopo passo il difficile ma necessario percorso di riabilitazione e di recupero della propria dignità. La sede dello sportello è sita in Aversa (CE) in Via Sant’ Andrea, presso la sede della Congrega di San Rocco, Chiesa dell’Addolorata.
Lo sportello è aperto il Mercoledì dalle 16:00 alle 18:00 e il Sabato dalle 10:00 alle 12:00.»

Quali sono le speranze e i progetti per il futuro?

«L’associazione ha attivato numerosi rapporti con le varie associazioni presenti sul territorio per creare una fitta rete di collaborazioni volte, se non a eliminare, quanto meno a ridurre il peso di un tale disagio sociale. Abbiamo promosso anche una rete solida di rapporti con i Comuni, con le Forze dell’Ordine, il Pronto Soccorso e i Servizi Sociali, tale da permettere una completa ed efficiente assistenza alla cittadinanza.
Se finora ci sono state tante adesioni al nostro progetto, in fondo, è proprio grazie a quel sentimento di filantropia e di amore per il prossimo che non deve smarrirsi in nessuno di noi, perché non è progredita una società in cui tutti hanno tablet o strumenti di ultima generazione ma lo è quella in cui ognuno è libero di autodeterminarsi senza intaccare la libertà e la dignità altrui. Noi crediamo fortemente che ciò possa avvenire in un futuro non tanto lontano.»

Speranza Papasidero
Speranza Papasidero
Collaboratore XXI Secolo. 24 anni, studentessa alla facoltà di Lettere Moderne della Federico II, Napoli. Ama perdersi per ore nelle pagine di romanzi e racconti, adora i gatti e sogna di diventare giornalista, editore e scrittrice.