18.8 C
Napoli
domenica, 4 Giugno 2023

Nobel per la Pace: vincono Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi

Da non perdere

Davide Franciosa
Davide Franciosahttps://www.21secolo.news
27 anni, poliedrico, sensibile, napoletanissimo. E' Compositore video-grafico e operatore di comunicazione sociale. Malato di "teatrite acuta", appassionato di cinema, musica, lettura e scrittura creativa, ha l'Africa nel cuore. Sogna di diventare editore e un teatro tutto suo.

Arriva poco dopo le 11 l’annuncio del Presidente del comitato per il Nobel, Thorbjoern Jagland, assegnando alla giovane pachistana Malala Yousafzay e all’attivista indiano Kailash Satyarthi il Nobel per la Pace. La notizia del riconoscimento è stata accolta positivamente in tutto il mondo, assegnando quest’anno il Premio a chi tutela i diritti dei minori. L’Accademia norvegese ha sbaragliato tutte le previsioni della vigilia: fra i 287 candidati figuravano nomi ben più prestigiosi come Papa Francesco, Edward Snowden e Vladimir Putin; fra le associazioni “Peaple of Lampedusa”, Medici senza frontiere e le madri argentine di Plaza de Mayo.

ivanaLeo_21secolo_malala
Malala Yousafzay – Premio Nobel per la Pace 2014

Malala Yousafzay. E’ la vittoria dei piccoli che possono compiere grandi cose, cambiando con impegno e dedizione le avversità. Malala, 17 anni, è una paladina dei diritti dell’infanzia e da ora è anche la persona più giovane ad essere insignita dell’ambito Nobel. La ragazza pachistana aveva appena 14 anni quando, uscita di scuola, fu sparata da due uomini: l’intenzione era quella d’ucciderla perché troppo impegnata per la tutela dei minori in Pakistan. Nel 2009 divenne famosa grazie ad un diario scritto in lingua urdu, all’interno del quale denunciò tutte le atrocità che i talebani commettevano nella valle di Swat. Nel 2013 ha parlato a New York durante l’Assemblea della gioventù delle Nazioni Unite. Il suo intervento, incentrato sulla condizione della donna in Pakistan, ha fatto rapidamente il giro del mondo diffondendosi sul web. Malala ha dimostrato quanto “i libri e le penne sono le armi più potenti” e che “l’educazione è l’unica soluzione”. Nonostante la sua giovanissima età, infatti, ha combattuto diverse battaglie per assicurare alla bambine il diritto all’istruzione, mostrando col suo esempio come possano cambiare le cose.

“I bambini – si legge nel comunicato che accompagna il Premio – devono poter andare a scuola e non essere sfruttati per denaro. Nei Paesi più poveri del mondo, il 60 per cento della popolazione ha meno di 25 anni d’età; ed è un prerequisito per lo sviluppo pacifico del mondo che i diritti dei bambini e dei giovani vengano rispettati. Nelle aree devastate dalla guerra, in particolare gli abusi sui bambini, portano al perpetuarsi della violenza generazione dopo generazione”.

Kailash Satyarthi – Premio Nobel per la Pace 2014

Kailash Satyarthi. Definito come colui che segue le orme di Gandhi, è dal ’90 che l’ex ingegnere e attivista indiano lotta contro lo sfruttamento minorile. Grazie al suo impegno e alle sue azioni è riuscito a liberare oltre 80mila minori dalla schiavitù in India, favorendone il loro reinserimento nella società. Satyarthi  ha partecipato a diverse campagne a livello mondiale coinvolto nel movimento “Global march against child labor”, che si occupa della tutela dei diritti dei minori e contro il loro sfruttamento. Fa parte anche di “Education For All”, un movimento internazionale coordinato dall’UNESCO. Ricopre attualmente diversi importanti ruoli in altre organizzazioni. La notizia della vittoria è stata accolta da Satyarthi con gioia: “Sono estremamente lieto perché questo significa il riconoscimento della nostra lotta per i diritti dei bambini. Ringrazio veramente molto il Comitato del Nobel per avere riconosciuto la drammatica situazione in cui milioni di bambini si trovano nell’età moderna”.

“Mostrando grande coraggio personale” – si legge nel comunicato che accompagna il Premio – Kailash Satyarthi, continuando la tradizione di Gandhi, ha capeggiato diverse forme di protesta e dimostrazioni, tutte pacifiche, concentrandosi sul grave sfruttamento dei bambini per motivi economici. Ha anche contribuito allo sviluppo di importanti convenzioni per i diritti dei bambini”.

image_pdfimage_print

Ultimi articoli