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Nicolò muore in moto a 17 anni, gli amici sosterranno la maturità al suo posto

La vita di Nicolò Sabarino è stata spezzata lo scorso settembre in un grave incidente stradale mentre si trovava in sella alla sua moto. Il giovane aveva da poco iniziato il suo ultimo anno di scuola, e qualche mese dopo, a novembre, avrebbe dovuto compiere 18 anni. Nonostante questo tragico destino, Nicolò potrà avere il diploma grazie a suoi compagni di classe che hanno proposto al dirigente scolastico dell’Ipsia “Lombardi” di Vercelli di poter sostenere l’esame al posto del compagno scomparso.

Nel settembre del 2021, il drammatico incidente a Strona, nel Biellese. Nico – così era conosciuto tra gli amici – aveva da poco iniziato il suo ultimo anno di superiori che lo avrebbe condotto al primo traguardo della vita adulta, il diploma di maturità. Il ricordo dei suoi compagni di classe non è mai svanito, quindi l’idea di sostenere l’esame per l’amico scomparso. Proposta che è stata ben accolta dai dirigenti dell’istituto.

Nicolò, scomparso a 17 anni, i compagni sosterranno il suo colloquio di maturità

Terminate tutte le interrogazioni, Devid, si accomoderà davanti la commissione e sosterrà un secondo colloquio in memoria di Nicolò. L’esame si svolgerà in presenza dei suoi genitori, che quindi assisteranno simbolicamente alla maturità del figlio. “Ci piacerebbe che la famiglia potesse avere un documento, anche se privo di valore legale, redatto dalla commissione d’esame, che in qualche modo lo ricordi e dica che verosimilmente, se fosse stato con noi, avrebbe sostenuto l’esame di Stato così come speriamo di sostenerlo noi” hanno spiegato i compagni di classe a La Repubblica.

Anche il corpo docenti ha mostrato di aver apprezzato sin sa subito la sensibilità dei ragazzi. “Hanno vissuto un grande dramma con la morte di un compagno – le parole della professoressa di lettere Valentina Petri -. Da quel giorno il suo banco è pieno di fiori e lo hanno portato ovunque, anche in gita, regalando la foto di gruppo con le firme ai suoi genitori. E davanti a loro, l’ultimo giorno dell’orale, un compagno sosterrà simbolicamente l’esame nel nome di Nicolò. Hanno un cuore immenso”.