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Nel salernitano, due medici arrestati per omicidi plurimi

Nel salernitano, due medici arrestati per omicidi plurimi commessi all’interno di una casa di cura tra il 12 novembre 2017 e il 25 marzo 2018.

Il primario del Reparto di Chirurgia Generale e Chirurgia Oncologica della suddetta casa di riposo è stato arrestato nella giornata odierna dai Carabinieri, invece, il medico chirurgo suo complice e in servizio nello stesso reparto per il momento è stato sospeso dall’attività.

I due medici del salernitano, avrebbero eseguito una serie di interventi chirurgici ad alto rischio di complicanza, totalmente inutili a fronte di malattie oncologiche in stadio avanzato ai danni di pazienti oncologici.

Si tratta, di un modus operandi utilizzato dal primario, ritenuto spregiudicato oltre che imprudente. Tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 era, intatti, stato registrato un anomalo incremento di decessi all’interno della casa di cura salernitana, che è stata anche oggetto di segnalazioni che hanno dunque fatto scattare le indagini da parte dei Carabinieri della compagnia di Salerno, coordinati dal procuratore, Giuseppe Borrelli, dai pm Elena Cosentino e Claudia D’Alitto.

Le indagini, che sono durante per lungo tempo, sono culminate con l’arresto avvenuto oggi ed è stata anche nell’eseguita di un’ordinanza del gip di Salerno nei confronti del primario e del medico chirurgo.

A seguito, della verifica della documentazione sanitaria riguardante alcuni pazienti ricoverati nella clinica e dall’ascolto del personale sanitario è emerso quanto accaduto in questi anni.

La Procura di Salerno, solo dopo aver acquisito le cartelle cliniche ha proceduto alla disposizione dell’esecuzione di cinque autopsie sulle salme di alcuni dei pazienti deceduti.

Dalle varie indagini è emerso dunque che i due agivano in maniera superficiale eseguendo terapeutiche considerate rischiose e sproporzionate, violando anche i protocolli di sala operatoria. Tale atteggiamento di totale imprudenza veniva portato avanti anche nelle fasi successive all’esecuzione degli interventi chirurgici ad alta percentuale di rischio.

Insomma, nuovo caso che getta fango sulla sanità campana già ampiamente colpita in questi mesi. Tutto il personale sanitario, posto in prima linea nella battaglia contro la pandemia si trova nuovamente al centro di un tema che colpisce il cuore della società.

A causa di pochi operatori non inclini a quella che dovrebbe essere affrontata come una missione di vita, l’accusa e dunque la condanna ricade su un’intera categoria che al contrario dovrebbe essere portata in alto.

Emanuela Iovine
Emanuela Iovinehttps://www.21secolo.news
Ambiziosa, testarda e determinata. Napoletana ma residente a Gallarate. Ho conseguito la Laurea Magistrale in Filologia Moderna presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II", presentando una tesi dal titolo: "Tendenze Linguistiche del Giornalismo dalla carta al web". Iscritta dal Novembre 2016 all'Ordine dei Giornalisti Pubblicisti della Campania. Diplomata nel Giugno 2013 in danza classica e moderna e attualmente docente di lettere.