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Napoli, un involontario salto nel buio

Per tutti i cambiamenti importanti dobbiamo intraprendere un salto nel buio“. Parlava così un vecchio filosofo denominato William James. L’espressione è veritiera, il fondo di verità è evidente. Basterebbe soffermarsi sulla parola buio, e pensare per qualche istante alla vastità oscura, la quale si eclissa alle spalle di questo vocabolo. Un voragine oscura nella quale è stato costretto a lanciarsi Antonio Cesarano, uomo di Napoli, precisamente Gragnano, all’età di circa 55 anni. Un balzo nel vuoto involontario, contro i propri desideri e le proprie stesse intenzioni.

Si tratta di un brav’uomo, un titolare di una concessionaria di auto, un imprenditore di Gragnano che si era costruito una propria piccola dimensione. Ma in una serena e tranquilla serata, poco prima delle 20:00, un evento sgradevole invade i vicoli di Santa Maria la Carità. Il panico e lo sbigottimento si fanno strada, il frastuono provocato da essi è intenso.

Due colpi di un’arma da fuoco, due colpi che si sarebbero potuti rivelare fatali, colpiscono Antonio. Le gambe sono le parti del corpo che hanno la peggio: le ferite sono gravi e da esse comincia a zampillare il timore, più che il sangue. Due colpi con provenienza ignota, dal buio a cui aspira l’amato James, una realtà che spesso e volentieri è realmente rischiosa.

L’uomo è stato condotto all’ospedale di San Leonardo di Castellammare di Stabia, Napoli, sebbene non fosse in pericolo di vita. Le ferite erano troppo evidenti e l’urgenza di recarsi al centro ospedaliero era smisurata. Il soccorso di una persona fondamentale nell’esistenza del signor Cesarano è stato indispensabile per la sua vita: il fratello si è precipitato sul luogo e l’ha soccorso. Un gesto degno di nota, un gesto d’affetto avvolto da una patina di sgomento, un gesto di un vero fratello.

Nella giornata odierna cominciano le ricerche e le indagini dei carabinieri del commissariato di Castellammare, Napoli. La fatica, per ricostruire gli episodi con minuzia, sarà veramente asfissiante, ma necessaria. Degli aggressori, per il momento, è assente qualsiasi tipo di traccia. Ci si augura che il signor Cesarano si riprenda, e che non ci siano delle reali conseguenze.