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Napoli: rapina all’alba, arrestato il primo uomo

Si erano travestiti da netturbini per non destare sospetti, i due uomini hanno cercato di portare a termine il colpo perfetto. I rapinatori indossavano una tuta del comune di Napoli, indumenti utilizzati allo scopo di mimetizzarsi fra i veri lavoratori.

I fatti avvenuti presso il comune di Napoli

Il duo aveva organizzato tutto alla perfezione: il loro “turno” di lavoro prendeva il via con le prime luci dell’alba. Il loro percorso, a bordo di uno scooter, prevedeva il raggiungimento del centro di Napoli.

I due si aggiravano, però, non con strumenti solitamente impiegati per la nettezza urbana, ma una pistola a salve.

I cittadini hanno iniziato, sin da subito, a manifestare le loro perplessità dinanzi a coloro che si spacciavano per addetti alla pulizia delle strade del grande capoluogo campano. Segnalazioni e denunce a innumerevoli segnalazioni e denunce da parte dei napoletani che non hanno creduto neppure per un secondo alla storia dei lavoratori.

Nell’immediato, le forze dell’ordine di Napoli hanno allestito piani di pedinamento e osservazione e sono riuscite ad individuare i due finti netturbini.

I due rapinatori si erano divisi durante il loro percorso, in diversi punti della città come la Pignasecca e i Quartieri Spagnoli. Hanno tentato di derubare tantissime persone, in spazi diversi.

Sono stati i militari della Compagnia Centro ad identificare i criminali in sella alla moto. L’inseguimento ha avuto come meta finale la salita Pontecorvo, al centro del quartiere Avvocata.

Chi teneva fra le mani il manubrio della moto è scappato via, ma il suo passeggero invece è stato ammanettato. Aveva con sé una pistola in argento e tanto denaro, una somma di ben 300 euro. Il suo bottino comprendeva anche tantissimi cellulari, fra cui quello appartenente a un barista del centro.

Nel frattempo, in caserma si era scoperto che un tassista napoletano aveva subito una rapina e gli erano stati sottratti 60 euro. Ad aggravare la situazione il fatto che le rapine siano state commesse alla guida di una moto anch’essa rubata.

Il quarantunenne arrestato, il signor Belladonna, sarà presto affiancato dal suo compagno, vista la serietà delle ricerche atte a riconoscerlo.