Un’inchiesta interna è stata avviata dai vertici dell’Ospedale Cotugno di Napoli per la morte di uomo di 40 anni, ricoverato nella struttura. L’uomo è deceduto per le ustioni subite mentre stava inalando ossigeno. I fatti risalgono alla settimana prima di Pasqua ma solo in questi giorni la notizia è trapelata dagli ambienti giudiziari.
Secondo quanto si è appreso nelle ultime ore, il paziente aveva sottratto alla sorella, durante una visita, un pacchetto di sigarette e un accendino. Poco dopo mentre si sottoponeva alla terapia d’ossigeno il quarantenne ha deciso di accendersi una sigaretta, da quelle rubate poco prima alla sorella, causando così un ritorno di fiamma che lo ha travolto. Il fuoco divampato ha causato ustioni molto profonde, soprattutto al viso dell’uomo, che è morto dopo alcuni giorni di terapia intensiva. Inoltre, data la preoccupazione per le fiamme, subito sono stati allertati i vigili del fuoco, ma al loro arrivo gli infermieri erano già riusciti a domare le fiamme.
Sull’ accaduto è intervenuto anche il direttore sanitario, Nicola Silvestri, il quale fa sapere che in qual momento l’uomo era solo in camera e che quindi nessun altro paziente è stato coinvolto dall’ incendio. Il direttore sanitario, fa ancora sapere: “se un paziente si mette a fumare nella sua stanza non abbiamo modo di controllarlo, non è possibile tenere un infermiere per stanza e, inoltre, in quel momento il personale infermieristico era impegnato nella somministrazione delle terapie ai pazienti”. Silvestri ha poi concluso: “non ci sono stati problemi ad altri pazienti né danni alle strutture perché disponiamo di letti e materiali anti incendio”. Oltre all’ inchiesta interna all’ospedale, anche la procura ha aperto un’inchiesta.