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Napoli, le prime direttive del questore Giuliano

Alessandro Giuliano, oggi a capo della provincia di Napoli in qualità di questore, rilascia la sua prima intervista.

Il neo questore ha comunicato, in modo breve e conciso, i piani che concernono le future misure difensive atte a difendere il capoluogo campano. Subito dopo, egli ha ringraziato chi gli ha concesso di occupare tale posizione.

Una premessa – sono state le prime parole di Giuliano in conferenza stampa – Voglio ringraziare il capo della polizia che ha ritenuto io possa essere adatto a ricoprire questo incarico. Sono onorato di essere il Questore di Napoli“. “Voglio ringraziare, e credetemi non è un gesto formale – ha quindi proseguito – il mio predecessore De Iesu. Lo conosco da tempo, è un onore e un fardello essere il suo successore”.

Figlio di Boris Giuliano, nel suo primissimo discorso, il funzionario ha anche fatto sua la politica della collaborazione.

“È necessario lavorare insieme per raggiungere obiettivi importanti, il mio predecessore lo ha fatto e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Forze dell’ordine, amministrazione e cittadinanza devono essere una cosa sola. Quest’è una città complessa e afflitta da questioni importanti di cui occorre occuparsi con grande lavoro. In generale i poliziotti fanno parte di una città e bisogna tenere conto di cosa le persone sentono in ogni momento, calandosi nella loro realtà facendo il proprio dovere fino in fondo e a qualunque costo”, ha dichiarato Giuliano, nel corso della conferenza.

Il questore è apparso fermo e convinto delle decisioni prese in merito alla futura organizzazione della questura, sottolineando, in modo particolare, l’importanza dell’instaurazione di un rapporto stabile e di reciproca fiducia tra la questura stessa e gli organi d’informazione cittadina.

Il gioco di squadra, ha aggiunto il diplomatico, sarà il perno della sua gestione.