Napoli-Genoa non è una partita come le altre. Dal 1982 va avanti un gemellaggio sincero tra le due tifoserie, ogni volta che si affrontano è festa grande sugli spalti: i colori rossoblu e azzurro si mischiano, le voci si uniscono, vince lo sport. Domani alle 18 al San Paolo sono previsti oltre 45000 spettatori per vivere un pomeriggio intenso di calcio. L’orario permette di giocare già conoscendo il risultato della Juve, impegnata nel pomeriggio alle 15 col Toro nel Derby della Mole. Sarri si affida ai soliti undici, si fida dei suoi uomini tipo: Reina tra i pali; Koulibaly e Albiol i centrali, Hysaj e Ghoulam ad agire sulle corsie; terzetto di centrocampo con i brasiliani Allan e Jorginho più il capitano Hamsik; in avanti ci saranno Callejon e Insigne ad assistere la punta centrale Gonzalo Higuain, recuperato dopo aver rimediato in settimana una botta alla caviglia nel corso di un allenamento.
IL GENOA- Il Genoa perde in extremis Ansaldi, ma recupera dopo oltre un mese Pavoletti, che però andrà in panchina. Maglia da titolare per gli ex azzurri Pandev,Izzo e Dzemaili. Quindi, Perin; Izzo, Burdisso, De Maio; Laxalt, Rincon, Dzemaili, Rigoni, Gabriel Silva; Pandev e Cerci saranno gli undici preferiti da Gasperini per cercare di fermare gli azzurri nello sprint finale-scudetto.
L’OBIETTIVO- Maurizio Sarri con i suoi sembra aver trascorso una settimana serena, mantenendo comunque alta la concentrazione nello spogliatoio: è ben chiaro l’obiettivo in questo finale di stagione, mordere le caviglie alla Juve, starle dietro, facendole sentire il fiato sul collo di chi ha fame di vittoria. Domani la partita rappresenta l‘ennesima “finale” di quest’anno: non c’è tempo per “sedersi”, c’è l’obbligo assoluto di fare i tre punti. A Napoli i grifoni sono attesi per una domenica all’insegna della lealtà sportiva, si prevede la solita atmosfera di festa. I napoletani sono in ansia: vogliono vincere.