Questa stagione ha visto il Napoli alternare in campo davvero pochi giocatori. Maurizio Sarri ha infatti spesso e volentieri preferito un determinato modulo e determinati interpreti, sostituiti solo in caso di necessità dall’inizio della partita. Tra questi possiamo annoverare anche giocatori come Strinic, Mertens, Gabbiadini, ma effettivamente i loro trascorsi si conoscono decisamente bene. Quello che magari mantiene di più il profilo basso è sicuramente Omar El Kaddouri.
Il centrocampista offensivo marocchino-belga negli sprazzi di match giocati in questa stagione, che effettivamente non sono tantissimi, dato che in 16 apparizioni conta solo 184 minuti giocati. In quei 184 minuti giocati però, il giocatore ha mostrato ottime qualità d’inserimento e d’impostazione offensiva e ne sono l’esempio le due ultime partite casalinghe del Napoli, dove ha siglato un bel gol contro il Genoa e fornendo l’assist del 3-0 contro il Verona.
Ovviamente il meglio di sé l’ha dato nelle coppe, dove ha trovato il giusto spazio per far bene. In quel contesto infatti, abbiamo potuto ammirare la tanta qualità dell’ex Torino e Brescia che ha fornito ben 6 assist e 2 gol in 6 presenze tra Europa League e Coppa Italia, segno che il giocatore ha delle serie potenzialità e non può e non deve essere un’eterna promessa.
Ma del resto, che El Kaddouri fosse un ottimo giocatore, lo si è potuto constatare anche nella sua esperienza torinese, dove ha espresso un gioco bello e moderno, ed ha fatto le fortune dei granata nelle stagioni 2013/2014 e 2014/2015 siglando in totale in 76 presenze totali 9 gol e 16 assist ed ha colto risultati importanti con la squadra di Ventura, come il raggiungimento degli ottavi di finale di Europa League. Nel Napoli ovviamente la dimensione è totalmente diversa, e ovviamente le presenze sono drasticamente calate, non per questo però, il ragazzo sia meno utile: Infatti il suo potersi reinventare mezz’ala al posto di Hamsik o attaccante largo al posto di Callejon, visti i rendimenti stagionali di questi ultimi due, non è cosa da tutti. Anzi, è impresa davvero di pochi.
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