Poco attiva la squadra azzurra del Napoli che, dall’uscita dei preliminari di Champions, sembra essere ancora più lenta e senza grinta.
Poca roba per il Napoli, ancor di meno per i tifosi, costretti a vedere un Napoli sottosopra che solo al 94esimo riesce a rifilare un gol di vittoria ai gemellati del Genoa, nella prima giornata di campionato. Domani, alla quarta della Serie A, i partenopei affronteranno i rosanero del Palermo che, pur essendo a due punti, sono riusciti ad ostacolare l’avanzata dell’Inter, la scorsa settimana, patteggiando per un pareggio pur meritando un’assoluta vittoria.
Non molla Benitez così ‘ossessionato’ e attaccato al suo schema da 4-2-3-1 che forse in Italia non riesce ad avere i risultati sperati. Dal primo minuto ci saranno i titolari Higuain, Hamsik, Callejon e Mertens, preferito ad Insigne. Inler e David Lopez fungeranno da catenaccio per il centrocampo; in forse Jorginho per un affaticamento, anche se Mr Rafa spera di averlo disponibile almeno per la panchina. Koulibaly e Albiol centrali in difesa; Henrique e Zuniga laterali, anche se Ghoulam è in totale ripresa e potrebbe entrare dal primo minuto con Zuniga spostato sulla fascia destra. A comando della porta sempre Rafael.
Per il Palermo Iachini potrebbe schierare Sorrentino con Feddal, poi Terzi ed Andelkovic; nell’area del centrocampo ci dovrebbero essere Bolzoni, Igoni e Barreto insieme ai due esterni Morganella e Lazaar. L’attacco, invece, vede favoriti Dybala e Vazquez, anche se è ancora in forse Belotti.
L’ultima volta che le due squadre si sono scontrate al San Paolo risale al mese di gennaio 2013 con una netta vittoria degli azzurri sui rosanero: il 3-0 partenopeo portava la firma di Maggio, Inler e Insigne. Ma ora il Napoli non è più il Napoli di una volta: era dal 2001, infatti, con la stagione di Zeman, che gli azzurri non collezionavano una doppia sconfitta consecutiva, prima con il Chievo in casa, poi con l’Udinese in trasferta.
Calano le vendite dei biglietti e la passione dei tifosi nel seguire la propria squadra rientra in numeri di poco conto, nulla a che vedere con le cifre record di qualche anno fa. La redazione del XXI Secolo ha intervistato, a tal proposito, Lucia, che si occupa di rivendita biglietti e abbonamenti calcio Napoli.
Salve Lucia. Ha notato un calo nella rivendita dei biglietti per le prime partite di campionato?
«Negli anni passati le file al botteghino per l’acquisto delle prime partite di campionato e degli abbonamenti erano abbastanza lunghe e spesso era doveroso ristabilire l’ordine al fine di non esacerbare gli animi. Stavolta nessuna fila ha affollato il marciapiedi davanti al botteghino, nessun disordine. Gli abbonati sono molto meno rispetto a quelli dell’anno scorso: 14.000 abbonati della scorsa stagione a fronte degli 8.000 di quest’anno e a farne più le conseguenze sono stati i settori dei distinti e delle tribune, nonostante i prezzi non siano cambiati».
Come sono andate le vendite per la prima partita di Europa League contro lo Sparta Praga?
«L’anno scorso con la Champions League i biglietti furono venduti in un batter d’occhio. Contro il Borussia Dortmund terminarono in 3 giorni e le vendite di gadget e magliette raggiunsero livelli inattesi. Quest’anno con l’Europa League la situazione è stata sconcertante. Nemmeno la prelazione è stata attivata in quanto le richieste di acquisto sono state molto basse».
È grande crisi in casa Napoli, la società non convince, le promesse di Aurelio De Laurentiis prima del calciomercato non sono state mantenute, a detta di Bigon e di De Laurentiis, per motivi di mancati accordi. Intanto le conseguenze si notano: il Napoli è scoraggiato, senza grinta e privo di carica; i tifosi sono irati, delusi e crucciati, in attesa di tornare a vincere almeno domani in casa.