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venerdì, 1 Dicembre 2023

Napoli camaleontico: tre tattiche per tre vittorie

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Il Napoli si è laureato campione d’inverno, e questo è stato già scritto abbondantemente nei giorni scorsi. Tutti felici, tutti a fare i complimenti, un calcio che piace e convince. Ma qual è in realtà il punto forte di questo Napoli? Cosa ha permesso al Napoli di imporsi nelle ultime tre partite? Il saper mutare. O meglio, il sapersi adattare alle situazioni diverse e colpire nei modi giusti. Andiamo però per gradi e cerchiamo di analizzare le parte in questione:

ATALANTA – NAPOLI: IL CALCIO PIAZZATO.

  • La partita di Bergamo è stata una partita nervosa e contrita, la spettacolarità è stata avara, ma il Napoli ha saputo cavare i tre punti sfruttando al meglio i calci piazzati ottenuti. Sia il rigore, che il calcio d’angolo hanno permesso alla squadra di Sarri di regolare un’Atalanta che era riuscita a pareggiare subito, ma che poi spintasi troppo in avanti ha subito il terzo gol su azione, cosa che al Napoli durante il match non era riuscita. Tra l’altro se non avessero sbagliato anche il secondo rigore, il punteggio sarebbe ancora più largo.

NAPOLI – TORINO: I GOL IN VELOCITA’.

  • Contro i granata il Napoli si è trovato in una situazione di gioco rapida e con poche pause, merito di un Torino sempre in partita, anche se effettivamente gli uomini di Ventura nel primo tempo, a parte il rigore, non hanno mai tirato davvero in porta. Il Napoli ha risolto la pratica segnando due gol con azioni veloci, costruite prevalentemente dal trio d’attacco, che ha permesso anche ad Hamsik di inserirsi in modo da concludere a rete in modo vincente.

FROSINONE – NAPOLI: CLASSE DA VENDERE E STRAPOTERE OFFENSIVO.

  • Nell’ultimo match del girone d’andata gli azzurri hanno invece fatto la neopromossa ciociara a fettine giocando un calcio per vie centrali, ma questo dopo i primi due gol. Infatti, il Napoli con Albiol ed Higuain è andato in vantaggio grazie a due calci piazzati. Poi, nel secondo tempo, sono arrivati tre gol giocando prevalentemente al centro, sia il gol di Hamsik che quello di Higuain nell’arco di un minuto, sono arrivati da incursioni al centro dei due talenti. E lo stesso gol di Gabbiadini è iniziato per vie centrali, facendo capire che il Napoli sa aggredire anche non giocando per forza sulle fasce.

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