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Napoli, 34enne imbratta il muro di Santa Chiara: passanti indignati

Napoli, una 34enne di Avellino è stata fermata dalla Polizia mentre imbrattava il muro di cinta del Monastero di Santa Chiara, simbolo della città. La Polizia è stata allertata dai passanti del centro storico indignati dal gesto della donna.

Stava realizzando una scritta con la bomboletta spray sul muro di cinta quando gli agenti delle Forze dell’Ordine sono intervenuti. I napoletani non le hanno perdonato il tentativo di usurpare uno dei simboli più cari della città, soprattutto del centro storico.

Il celebre monastero, protagonista della storica canzone napoletana “Munasterio e’ Santa Chiara“, scritta da Michele Galdieri, ha un posto speciale nel cuore degli abitanti della città. Con tutti i suoi cambiamenti, nel corso dei secoli, è viva testimonianza delle varie fasi della storia di Napoli. La canzone è il primo successo napoletano musicale del dopoguerra, periodo di ricostruzione del Monastero dopo i bombardamenti della guerra. La chiesa, infatti, fu quasi del tutto distrutta il 4 agosto 1943.

Napoli, 34enne imbratta le mura del Monastero di Santa Chiara: “Morte alla camo…”

L’antico complesso, la cui costruzione cominciò nel 1310, sorge nel cuore del centro storico ed è stato costruito per volontà del re Roberto d’Angiò. È una cittadella francescana che racchiude due conventi. Oggi la chiesa si mostra nelle sue forme gotiche, austera e semplice, si staglia sulle vie del centro. Il chiostro è amato e apprezzato in tutta Italia per la decorazione delle sue splendide maioliche.

La donna è stata denunciata dopo l’intervento del Nucleo Radiomobile di Napoli. La scritta, ora incompleta, sul muro di cinta recita: “Morte alla camo…“. La bomboletta è stata sequestrata e si indaga sul movente del gesto della donna avellinese.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.