Per far conoscere la sua bellezza, il Museo del Sottosuolo ne inventa di tutti i colori: presentazioni in 3D agli eventi culturali, spettacoli ai tour speleo e concerti live nella magica cornice della Napoli del sottosuolo. Sabato 10 maggio infatti, i cubicoli del Museo del Sottosuolo hanno invitato gli appassionati a scendere nelle viscere di piazza Cavour 140, per ascoltare la musica jazz del chitarrista Rotem Sivan in tour, accompagnato dalla batteria di Gino Del Prete e dal contrabbasso di Daniele Sorrentino. La serata è stata organizzata con la collaborazione di Atom Music Agency di Tommaso Anastasio.

Il Museo del Sottosuolo, con le sue cavità e i delicati equilibri di pieni e vuoti, abbraccia un arco temporale di circa 2.400 anni. Antiche cisterne di raccolta d’acqua pluviale del IV-III secolo a.C. si convertono poi negli anni ’40 in ricoveri anti-aerei con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, offrendo ai turisti, agli studenti, a bambini e ad adulti un’importante pagina storica dove è possibile imparare divertendosi. Dislocato in 4 ampie sale, dopo una lunga scalinata che scende sotto il livello stradale, il percorso conserva ancora testimonianze importantissime, fotografie di un tempo passato; molto suggestiva è anche la collezione di maioliche napoletane donate al Museo da diversi collezionisti. La visita si conclude poi con l’ultimo tratto dedicato al Culto dei Morti: alcune ricostruzioni mostrano talune realtà funerario-ipogee tipicamente partenopee rivelando quindi un grande lavoro di riambientazione con i Colombari romani, le Catacombe, i Colatoi tipici di San Gennaro e San Gaudioso, l’ipogeo greco dei Cristallini, conosciuto con il nome dei Melograni, offrendo al pubblico ricostruzioni suggestive e degne di nota.

La serata ha avuto inizio nella sala più grande illuminata da piccole candele sparse ovunque, con la musica jazz tradizionale innovata da ritmi nuovi; a completare l’evento interviene la mostra d’arte contemporanea Gli Attoniti di Claudio Cuomo e il gusto garantito da il Wine Bar Scagliola con calici di vino e stuzzicchini per gli invitati; inoltre per i partecipanti che avevano necessità di pernottare in città, il B&B Civico 16, sponsor del Museo del Sottosuolo, ha messo a disposizione le loro camere e la loro cortese professionalità, offrendo uno scorcio del cuore di Napoli ricco di caffè letterari.
Grazie a La Macchina del Tempo, Associazione Speleo-Archeologica Culturale, Napoli può continuare a portare avanti progetti storici, scientifici, archeologici e speleologici sia urbani, sia naturali; l’esplorazone e lo studio del sottosuolo fornisce sempre maggiori spunti per ricerche e spesso offre scoperte importanti del nostro passato, insegnando a chiunque voglia conoscere meglio la storia, quanto valga un ricovero bellico, una stalagmite calcarea, un rifugio tufaceo o un reperto archeologico.