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Museo Gallerie d’Italia: a Napoli una nuova sede

A Napoli il Museo Gallerie d’Italia ha cambiato sede.

Si è infatti trasferito dal Palazzo Zevallos Stigliano alla monumentale sede storica dell’ex Banco di Napoli in via Toledo.

È un edificio costruito nel 1940 da Macello Piacentini quello dell’ex Banco di Napoli. Chiamato appunto Palazzo Piacentini.

L’inaugurazione è avvenuta il 21 maggio scorso.

Presente in conferenza stampa anche il Ministro Dario Franceschini.

Oltre ad interventi da parte del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e del Presidente Gian Maria Gros-Pietro.

Quest’ultimo, reduce dalla consegna delle chiavi della città di Pompei da parte del direttore del parco archeologico Massimo Osanna e delle Istituzioni locali, ha dichiarato:

“Napoli ha un futuro da capitale permanente della cultura e del turismo esperienziale, capace di attrarre persone da tutto il mondo pur mantenendo l’autenticità”.

La nuova sede triplica nella superficie gli spazi.

Tre gli itinerari in mostra. Il primo è quello storico archeologico.

Esso ospita per intero la collezione di 500 ceramiche attiche della collezione Caputi, affiancate da affreschi pompeiani.

I vasi sono stati ritrovati nell’area di Ruvo di Puglia e appartengono al corpus dell’arcidiacono Giuseppe Caputi.

È da lui che prendono infatti il nome. L’avvincente allestimento è curato da Fabrizio Paolucci.

Al primo piano sono i dipinti di ambito napoletano e meridionale.

Tra questi spiccano le opere di Artemisia Gentileschi, Luca Giordano.

Ma anche disegni e le sculture parlanti di Vincenzo Gemito.

E non da meno il capolavoro punta di diamante della collezione, Il Martirio di Sant’Orsola del Caravaggio.

È Fernando Mazzocca il curatore del primo piano.

Il secondo piano è dedicato all’arte contemporanea. È stato curato da Luca Massimo Barbero.

Qui sono presenti opere di Kounellis, Fontana, Castellani.

Passando poi per Mario Schifano e Cesare Tacchi, arrivando ad un wall drawing di Sol Lewitt.

Non mancano due serigrafie Vesuvius di Andy Warhol del 1985.

Incorniciati da un allestimento efficace e complesso, i Cinquanta paesaggi italiani di Luigi Ghirri. La bellissima serie Echo di Giulio Paolini. Poche le artiste in collezione come Carol Rama, Bice Lazzari, Giosetta Fioroni.

La selezione riguarda soprattutto artisti che hanno intrattenuto rapporti con il territorio, Warhol su tutti.

Il Museo Gallerie d’Italia vanta inoltre una ampia area didattica, una biblioteca, un bookshop. Presto anche una caffetteria e un ristorante stellato.

Inoltre completa il percorso espositivo la grande mostra al piano terra Restituzioni.

Sono presenti le opere provenienti dalle collezioni di istituzioni diffuse sul territorio nazionale.

Tra queste una grande campagna di Luigi Mainolfi.

Ceramiche di Luca della Robbia, affreschi di Pompei, mosaici di Aqui Terme.

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.