In tema di arte, musei e affini, Napoli non si fa mancar nulla. Il Museo dell’Anatomia Umana, ubicato nei chiostri di Santa Patrizia, in via Luciano Armanni 51, tra un dedalo di corridoi, complessi ospedalieri, vari reparti e pronto soccorso, offre le sue sale e la sua esposizione a turisti italiani e stranieri.
Il Museo dell’Anatomia Umana fu costruito tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento per uno scopo meramente didattico, grazie sopratutto ad alcune donazioni e collezioni atte a confermare le tesi evoluzionistiche studiate da Charles Darwin. Nel Museo è possibile visionare una sezione relativa all’anatomia umana, ovvero una serie di organi in cera curata da Francesco Citarelli e alcune sequenze di organi interni essiccati. Un’altra sezione all’interno del Museo affronta invece l’anatomia patologica, branca della medicina che studia le malformazioni dovute ad alterazioni causate dalle malattie, vengono infatti qui conservati feti malformati, teste ciclopiche dotate di un unico occhio e altri esempi sui generis custoditi in formalina o alcool. Il Museo dell’Anatomia Umana della SUN di Napoli, anche se poco conosciuto, è uno dei più importanti al mondo, il suo gioiello è un omero preparato dal grande anatomista fiammingo del Cinquecento, Andrea Vesalio. Il Museo è un importante e significativo punto di riferimento mondiale per la grande quantità e qualità dei reperti ivi conservati. Infatti, quasi tutte le collezioni provengono da altri ospedali cittadini, in particolare destano un forte interesse i pezzi seicenteschi dell’illustre chirurgo e anatomista Marco Aurelio Severino, il quale nel 1622 ottenne la Cattedra di Anatomia e Chirurgia nell’Ateneo Napoletano e contemporaneamente divenne anche chirurgo primario nell’Ospedale di San Giacomo, andando a costituire una folta serie di preparati chimici e anatomici.
Altro nucleo degno di nota all’interno del Museo è la collezione curata da Domenico Cotugno, celebre anatomista del ‘700 dell’ospedale Incurabili. E’ possibile ammirare inoltre una collezione di grande valore: circa 560 scheletri, alcuni dei quali risalgono all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. provenienti da Pompei ed Ercolano; circa 375 cere anatomiche di grande valore didattico; esemplari di iniezioni vascolari; calcoli di enorme grandezza e consistenza; collezioni didattiche in formalina di mostruosità animali. Non mancano rarissimi strumenti chirurgici e medici, quali per esempio microscopi, bisturi, pinze, divaricatori e tanto altro ancora; testi di medicina, libri rarissimi scritti tra il ‘400 e l’800. Non è necessario quindi aspettare la prossima mostra anatomica Body Worlds che a Napoli trovò molto successo presso il Palazzo Fuga di piazza Carlo III; l’Anatomia Umana a Napoli c’è sempre stata, basta semplicemente armarsi di pazienza e chiamare il numero per le prenotazioni delle visite guidate (081 5666010 – ndr) o inviare una mail al MUSA che cura, o dovrebbe curare, anche i rapporti tra il pubblico e il Museo della SUN.