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Multe e sanatorie: chi non pagherà nel 2023

Automobilisti in fermento per le prossime sanatorie previste per le multe stradali arretrate.

Sono infatti in programma proroghe e rottamazioni.

Sino ad oggi le multe stradali non rientravano nelle grandi rottamazioni previste per lo stralcio totale e automatico delle cartelle di pagamento non superiori a mille euro, tuttavia, il 31 gennaio, questa situazione potrebbe cambiare.

Entro questa data infatti i Comuni sono chiamati a decidere se aderire alle sanatorie delle cartelle.

Va fatta una distinzione sul tipo di infrazione è stata “segnalata” da vigili o da tutori dell’ordine alle dipendenze dello Stato, cioè Carabinieri, Polizia ecc.

Multe stradali: un pò di chiarezza

Nella nuova legge di bilancio continua la volontà da parte dello Sato di azzerare i mini ruoli.

Quando il debito non nasce da un tributo ma una sanzione amministrativa (quali quelle per violazioni del Codice della strada) a tale sanzione si aggiunge una parte dovuta al mancato o ritardato pagamento. Per questo le norme sulle sanatorie escludono sconti sull’importo originariamente dovuto, ossia sulla sanzione “nuda e cruda” prevista dalla legge per la violazione amministrativa commessa.

Così l’azzeramento previsto nello stralcio delle partite fino a 1.000 euro vale unicamente per gli importi aggiuntivi rispetto alla “multa” stradale (maggiorazioni e interessi). Qui per multa s’intende l’importo della sanzione amministrativa, che quando non viene pagato entro 60 giorni dalla notifica del verbale di infrazione raddoppia rispetto a quello da pagare normalmente.

In altri termini, la sanatoria non tocca nemmeno il normale raddoppio della sanzione.

Se però i comuni non dovessero aderire il debitore può ricorrere alla rottamazione quater, presentando istanza entro e non oltre il 30 aprile.

Discorso un pò diverso per le multe emesse da Carabinieri o Polizia, in alcuni casi, da valutare caso per caso, sarà infatti anche possibile non pagare.

Ciò accadrà nel caso in cui il comune accetti lo stralcio delle cartelle, in caso contrario il debito si limiterà (ovviamente sempre presentando domanda di rottamazione) alla sanzione originaria (raddoppiata rispetto al minimo ordinario come sempre accade quando si versa dopo più di 60 giorni dalla notifica del verbale), oltre alle spese dell’agente della riscossione.