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Movida fuori controllo a Napoli, è maxi-rissa con i caschi al centro storico

Gli assembramenti della movida continuano nel weekend al centro storico di Napoli. Di notte, migliaia di giovani affollano le strade del centro, attratti dalla presenza dei loro coetanei e dalla possibilità di bere e mangiare con pochi euro. Poche mascherine, brindisi e divertimento dopo le 23: è questa l’atmosfera delle notti degli under 30 di Napoli e provincia. I video di Chiaia affollano i social e mostrano una fiumana di giovani ragazzi intenti a divertirsi.

Di giorno, in centro e tra i negozi, si respira un’aria di quasi-lockdown, con poca affluenza per le strade. Di notte, però, la città trasforma completamente il suo volto.

Movida a Napoli: maxi rissa con i caschi al centro storico

Per perdere il controllo, però, in situazione di assembramenti e dopo qualche bicchiere di troppo, ci vuole veramente un attimo. È quanto accaduto di sabato sera nei pressi dell’Università Orientale di Napoli, al centro storico.

È scattata la rissa tra due gruppi di giovani per futili motivi. Nello scontro, i ragazzi non hanno esitato ad utilizzare oggetti contundenti e caschi per colpirsi con violenza. In quei pochi attimi, il caos più assoluto: ragazzi che scappano nel tentativo di allontanarsi dalla rissa, schiamazzi, scontri violenti tra le due fazioni. Poi, torna la calma come se niente fosse accaduto.

Non è la prima volta che i residenti del centro storico protestano per le condizioni di vivibilità di alcune zone nel weekend. I residenti vicini all’Orientale hanno inviato il video della rissa al consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli: “È la movida violenta che oramai è triste consuetudine tra i ragazzi – ha commentato – che sembrano incapaci di stare assieme senza offendere e aggredire.

Conclude: “Una situazione critica alla quale si risponde con misure restrittive sugli orari e controlli serrati su licenze, occupazioni di suolo, rispetto del divieto di vendita alcolici e utilizzo delle mascherine“.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.