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MoVeng: un’app per il problema del parcheggio

MoVeng è un’applicazione tutta napoletana, che parla napoletano, creata da un gruppo di ragazzi appunto, napoletani. Il 21esimo secolo.news ha avuto il piacere di intervistare Fabio Capurro, ideatore della famosa applicazione.

Fabio, grazie per aver accettato questa intervista, da cosa nasce l’applicazione MoVeng?

“L’applicazione nasce da un’esigenza di vita personale; spesso mi bloccavo in macchina, a causa delle automobili parcheggiate in doppia fila; a tal proposito, un giorno, dal nulla, decisi di informarmi per capire se esistesse un’applicazione che potesse aiutare in questo senso. Ovviamente non esisteva nessuna applicazione come MoVeng, e a quel punto decisi di pubblicare un annuncio su Facebook, col quale mi misi alla ricerca sia di un programmatore che di un grafico. Trovai prima il programmatore, che poi mi presentò gli altri membri del gruppo, ora miei soci, oltre che amici. Questa è la storia dell’applicazione MoVeng, un’idea nata mentre ero bloccato in macchina, e tanto entusiasmo e passione da parte dei miei amici”. 

Ti aspettavi questo successo?

Assolutamente no. Avevo messo su lo staff, anche perché io mi occupo di impiantistica e di videosorveglianza, ed ero intenzionato a creare un’app utile per la mia azienda. Ma da un pò di tempo, mi frullava in mente, anche l’idea di creare una applicazione per il problema “auto in doppia fila”. Creato un vero e proprio gruppo di lavoro, abbiamo deciso quindi di testare anche MoVeng, mettendola in commercio e ottenendo un successo immediato. Infatti, inizialmente, il server era sottodimensionato; e già i primi giorni avevamo diecimila download”. 

Come funziona MoVeng?

“La mia idea iniziale era quella di non inserire dati sensibili, in modo tale da by-passare tutta una serie di problemi, prima nostri e poi per gli utenti che preferiscono non inserire dati personali. 

Utilizzare MoVeng è semplicissimo; si scarica l’applicazione, si inserisce una mail, nome utente e password, e si immettono poi le targhe. Nel caso in cui si inserisce una targa che non è registrata, l’app risponde dicendo – a chist nun u sapimm – (non conosciamo questa persona).  Se invece la targa è registrata, arriva una bussata di clacson sul proprio smartphone, con una notifica push che chiede “dove stai” e l’utente dall’altra parte risponde appunto “moVeng”. 

Da cosa nasce il nome dell’applicazione?

“Il nome, mi è uscito così, “MoVeng” è un intercalare napoletano, particolarmente usato soprattutto quando si lascia la macchina in doppia fila”. 

Ricordiamo che l’applicazione è gratuita, e nonostante abbia ricevuto inizialmente delle “critiche”, ora registra una risonanza notevolissima. Cosa ne pensi? “

Allora sì, l’applicazione è totalmente gratuita, sia su android che su Ios. MoVeng è un’applicazione utile, e molto conosciuta, non solo a Napoli; Bologna e Roma ad esempio, sono le città dove è più utilizzata, nonostante le altre applicazioni simili che hanno cercato di riproporre l’idea. Un’utilità che va a debellare le critiche di chi sosteneva che noi invogliassimo a parcheggiare in doppia fila”.

MoVeng in napoletano significa “ora vengo”, ed è un’espressione molto utilizzata a Napoli. L’idea di creare un’applicazione, con questo nome, ha riscosso molto successo, e si è rivelata essere utile a chi ha problemi di parcheggio. Un’idea semplice che però risolve il tedioso problema relativo al posteggio della propria autovettura. Un’idea nata a Napoli, da ragazzi napoletani, di cui però usufruiscono anche utenti di altre città d’Italia.