Antonio Megalizzi, giornalista trentino di 29 anni, era giunto a Strasburgo domenica scorsa. Voleva seguire l’assemblea plenaria dell’Europarlamento.
Specializzatosi in studi internazionali presso l’università di Trento, dopo essersi laureato presso l’università di Verona, aveva deciso di seguire un master sulle istituzioni europee.
Il giovane giornalista è stato colpito alla testa da un proiettile durante l’attentato al mercatino di Natale di Strasburgo, morendo oggi.
La sua dipartita è confermata anche da fonti della Farnesina.
Le sue condizioni di salute erano state fin da subito drammaticamente gravi.
Il ragazzo lavorava per Europhonica, progetto radio legato al mondo universitario.
Durante l’attentato Cherif Chakatt, ha ucciso tre persone e ne ha ferite sei, morendo in uno scontro a fuoco con gli agenti, dopo essere stato scoperto.
Si nascondeva all’interno di un capannone sito nella zona industriale di plaine des Bouchers, poco distante da Neudorf.
La redazione del XXI Secolo esprime il proprio cordoglio, volendo manifestare la più sentita vicinanza alla famiglia Megalizzi.
La notizia lascia con l’amaro in bocca tutto il mondo del giornalismo, che in maniera più amplificata vive la dipartita del giovanissimo collega.
La redazione tutta del XXI Secolo coglie anche l’occasione per esprimere il forte dolore conseguente alla dipartita di un giovane giornalista, collega di tutti noi, andato via troppo presto.
Sit tibi terra levis, Antonio.