venerdì 29 Marzo, 2024
15 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Morte Melillo, svolta nelle indagini: sei indagati

Sei persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Napoli. La clamorosa svolta nelle indagini arriva sei mesi dopo il  tragico incidente che ha portato alla morte dell’autista Emanuele Melillo.

La decisione è stata presa nell’ambito degli accertamenti sulla morte dell’autista 32enne deceduto il 22 luglio 2021 nel grave incidente stradale avvenuto a Marina Grande che ha provocato anche 23 feriti.

Si tratta di quattro funzionari responsabili dei dipartimenti viabilità della città metropolitana di Napoli, dell’amministratore della società di trasporto caprese ATC e di un medico. Nei loro confronti vengono ipotizzati, a vario titolo, i reati di disastro colposo, omicidio stradale e lesioni stradali multiple.

Fissata anche la prossima tappa della vicenda della tragica morte di Emanuele Melillo: il prossimo 24 febbraio verrà assegnato l’incarico a un consulente della Procura.

Sarà questo l’inizio dell’incidente probatorio sul bus precipitato e sulla documentazione finora raccolta dagli inquirenti.

Morte Emanuele Melillo, il ricordo degli amici:  un giovane brillante e giocherellone

Emanuele Melillo aveva 33 anni e viveva a Napoli, nella zona del centro storico: era separato, aveva un bimbo e – raccontano i colleghi – una nuova compagna in dolce attesa. I suoi compagni di lavoro lo descrivevano come: “Era un ragazzo molto solare, scherzoso, un giocherellone”.

Dramma nel dramma, la compagna poco dopo perse il bambino

Un dramma nel dramma per la famiglia di Emanuele Melillo, pochi giorni dopo la tragedia: la compagna incinta, Rosaria Ardita, 30 anni perse il bimbo che aveva in grembo. La giovane iniziò a stare male subito dopo la tragedia avvenuta pochi giorni dopo avere coronato il sogno di andare a vivere insieme con Emanuele.