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Monet e gli Impressionisti: la Digital Experience

Monet e gli Impressionisti, la Digital Experience arriva a Milano nella location di Via Paolo Sarpi, 6, nella Next Area.

Il debutto avverrà il 22 marzo 2024. Una produzione internazionale a cura di Next Exhibition, in collaborazione con Associazione Culturale Dreams.

Videomapping, virtual reality, stanze interattive per una coinvolgente esperienza multisensoriale per celebrare i 150 anni della prima mostra impressionista del 1874, offrendo una nuova prospettiva su opere celebri attraverso la magia del digital experience.

Preparati a essere stupito da oltre mille metri quadri di esposizione, dove la tecnologia del videomapping e l’intelligenza artificiale rivoluzioneranno la tua percezione dell’arte.

Monet e gli Impressionisti: la mostra

Gli oltre mille metri quadri di esposizione sono suddivisi in diverse aree che seguono una narrazione semplice, adatta a tutta la famiglia, perseguendo sempre l’obiettivo dell’edutainment, ossia educare intrattenendo.

Ogni colore che noi vediamo nasce dall’influenza del suo vicino.” – Claude Monet

Nella prima sala introduttiva si spiega al visitatore, con un allestimento supportato da monitor che esaltano i movimenti dei quadri più celebri, la corrente dell’Impressionismo che imprime sulla tela gli effetti di luce che colpiscono l’occhio ancor prima che il cervello.

Si analizzano in primis gli spunti che portarono a una tecnica diversa, considerata come la novità più dirompente nel processo di evoluzione della pittura. Il dipingere en plein air per esprimere la volontà precisa di rappresentare la luce naturale, per cogliere la bellezza pura dei contrasti tra luci e ombre, con colori forti, vividi, reali.

Pareti e pavimenti prendono vita, immergendo il visitatore a 360 gradi in un viaggio lungo un anno nelle opere paesaggistiche più significative degli Impressionisti, cullati dalla musica classica de “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi.

Nella prima sala si analizzeranno anche i pittori Renoir e Degas.

Ho davvero un sogno, un quadro, i bagni della Grenouillère… ma è un sogno. Renoir, che ha appena passato qui due mesi, anche lui vuole dipingere quel quadro.” – Claude Monet

Renoir, più di ogni altro impressionista, è riconoscibile per l’attenzione alle figure nel contesto paesaggistico.

Degas è al contrario il ribelle tra gli impressionisti, non essendo interessato alla pittura en plein air, ma piuttosto a tecniche di derivazione giapponese come il taglio obliquo che utilizza ampiamente nella raffigurazione delle ballerine.

Il percorso prosegue con un’ulteriore sala immersiva ancora più tecnologica, che vede la possibilità di interagire attivamente con la tecnologia e la proiezione.

Il visitatore potrà camminare su un pavimento di ninfee, avendo la capacità di spostarle con il movimento dei piedi.

Next Exhibition introduce per la prima volta in questa mostra anche l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, in collaborazione con la start-up internazionale MORGHY.AI.

In questa seconda sala viene affrontata una domanda curiosa: “Come sarebbe Milano, oggi, dipinta da Monet e dai suoi colleghi?”.

L’intelligenza artificiale rielabora le immagini di alcuni landscapes iconici della città che ospita l’esposizione, mostrando con un gioco di schermi come verrebbero dipinti quei paesaggi secondo i canoni della corrente dell’Impressionismo.

Info biglietti Monet e gli Impressionisti

La mostra è aperta tutti i giorni.

Lunedì 14.30 – 18.00

Martedì 10.00 – 18.00

Mercoledì 10.00 – 18.00

Giovedì 10.00 – 18.00

Venerdì 10.00 – 22.00

Sabato 10.00 – 22.00

Domenica 10.00 – 18.00

Festivi: 10.00 – 22.00

Ultimo ingresso consentito in mostra un’ora prima dell’orario di chiusura.

I biglietti per la mostra MONET e gli Impressionisti a Milano partono da 15,70 euro, un’occasione per esplorare l’arte impressionista come mai prima d’ora.

www.ticketone.it/artist/monet-impressionisti-digital-experience.it

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.