Si è spenta oggi, Mirna Doris, voce e volto celebre della canzone napoletana, che ci ha lasciato a causa di un brutto male all’età di 79 anni. La cantante, nata a Napoli e battezzata con il nome di Annunziata Chiarelli avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 28 settembre. Nota in tutto il mondo per essere stata una delle protagoniste assolute della musica partenopea.
Vinse il Festival di Napoli nel 1968 e da lì partì la sua densa carriera che la portò a prendere parte a numerose manifestazioni canore e televisive. Deceduta a Villa Angela, la clinica di via Manzoni a Napoli dove era ricoverata da tempo per curare il cancro. La struttura sanitaria poche ore fa ne ha annunciato il decesso e a prendere la parola è stato Fabio Turiello, responsabile dei ricoveri: “Il cuore di Mirna Doris si è fermato alle 11.40. In un primo momento abbiamo sperato di non dare la triste notizia, poi dal medico che aveva in cura la cantante è arrivata la conferma del decesso per arresto cardiaco”. Mirna Doris fu interprete molto amata per la sua limpida vocalità. Oltre a essere, negli anni Sessanta, una star indiscussa del Festival di Napoli, nel suo repertorio sono conservate anche molte delle canzoni napoletane “moderne”, un vasto repertorio forse oggi dimenticato. Mirna Doris poteva vantare di un gusto e di un rigore senza uguali e seppe scegliere con attenzione il suo repertorio. I suoi esordi avvennero nel segno della musica pop italiana. La partecipazione al Festival di Castrocaro nel 1962 le fece guadagnare un contratto con la casa discografica Fonit e le spalancò le porte del Festival di Piedigrotta e poi in un secondo momento del Festival di Napoli, dove nel 1963 presentò “Suonno perduto” e “Ricciulella”, entrambe di Salvatore Mazzocco. Nel 1964 passò alla King, etichetta dell’amico Aurelio Fierro, con cui duetta al Festival di Napoli in “Nun m’abbraccià” e presenta anche, in coppia con Peppino Gagliardi, “’Mparame a vulè bene”. La ragazza di Marechiaro non trascurò neanche la canzone italiana e le sue manifestazioni, partecipando al Disco per l’Estate, al Festival delle Rose e a Canzonissima.
Nel 1968 arrivò finalmente la vittoria al Festival di Napoli con “Core spezzato”, in coppia con Tony Astarita, e insieme anche il terzo posto insieme a Claudio Villa con “Ammore ‘e Napule”. Nel 1975 diede prova anche delle sue doti d’attrice come protagonista femminile della sceneggiata “Grazie Marì” insieme a Pino Mauro e nel 1976 la sua versione del classico di Salvatore Di Giacomo “Era de maggio”.