Giancarlo Ruggiero, sindaco di Mirabella Eclano (AV), si dichiara sconvolto per quanto successo la notte tra venerdì 31 gennaio 2020 e sabato due febbraio 2020.
All’alba del due febbraio, i muri di via Roma della cittadina risultavano ricoperti da disegni osceni e vergognosi.
Svastiche di colore rosso sangue sono difatti comparse sulla saracinesca di un negozio e su alcune auto private lì parcheggiate. Alcuni palazzi e altri contatori presentavano, sulle loro facciate, graffiti estremamente volgari.
A quanto pare, un gruppo di teppisti si sarebbe divertito a fare utilizzo di bombolette spray per imbrattare i vicoli e i giardini pubblici, da poco inaugurati, del piccolo centro.
Il sindaco Ruggiero esprime tutto il suo sdegno per la malefatta, una becera bravata che ha avuto luogo proprio il giorno prima di una manifestazione a tema Shoah.
L’antico borgo si stava infatti preparando ad ospitare, all’interno dell’istituto scolastico comprensivo Raimondo Guarini, una cerimonia per celebrare la giornata della memoria. Fra gli ospiti dell’evento, anche Vincenzo Calò, responsabile Anpi del Mezzogiorno e giusto fra i popoli.
I vandali, pur agendo nell’anonimato, non si sono accorti delle telecamere.
Al momento, i filmati sono nelle mani dei Carabinieri locali che, assieme al sindaco, stanno svolgendo un lavoro di ricostruzione: dalle immagini, si possono chiaramente scorgere tre sagome scure che tenevano bombolette fra le loro mani.
Il primo cittadino eclanese prova grandissimo imbarazzo per un misfatto che costerà alla sua città denaro e reputazione e condanna, in toto, il caso.
“Non ci troviamo di fronte a una bravata” – ha annunciato il sindaco Ruggiero – “Questa è un’azione pianificata, mirata per devastare, e semmai destabilizzare l’equilibrio sociale. Chi ha agito lo ha fatto scientemente”.