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Miniato medievale della Divina Commedia esposto on-line per il Dantedì 2021

In occasione del Dantedì 2021 molte le iniziative nazionali per celebrare il sommo poeta.

Il prossimo 25 marzo saranno, infatti, settecento anni dalla scomparsa del poeta considerato il padre della lingua Italiana.

A Napoli la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III presenta rigirosamente on-line, data la situazione epidemiologica e le conseguenti misure di contenimento, una selezione di immagini tratte dai testi conservati nelle proprie raccolte manoscritte e a stampa. La raccolta sarà visibile sulla teca digitale della biblioteca.

Si tratta in realtà di uno dei primi manoscritti della Divina Commedia, datato 1350-1375, che contiene in modo parziale, solo alcuni canti dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. È tuttavia un’opera che, data la superba illustrazione, offre un contributo  fondamentale agli studiosi e appassionati della storia della miniatura in Italia.

L’esposizione digitale offerta per il Dantedì 2021 è completamente rinnovata, è sarà visibile ad altissima risoluzione.

Nel codice presenti 76 disegni a penna, alcuni leggermente coloriti in rosso, che raffigurano le scene della  Commedia e accompagnano il testo. Le illustrazioni, che troviamo solo nelle prime due cantiche del poema, generalmente nel margine inferiore del foglio, si inseriscono nella cultura figurativa corrente in Umbria nella seconda metà del Trecento.
Una prima analisi del codice aveva fatto supporre che queste rappresentazioni fossero riferite a due maestri partenopei e che quindi lo stesso codice fosse di origine napoletana. Lo scorso secolo, però, le illustrazioni, grazie a studi approfonditi, si è giunti alla conclusione che le illustrazioni fossero da attribuire a quattro artisti perugini. Più recentemente, poi,  si è anche pervenuti ad una diversa distribuzione ed attribuzione delle illustrazioni fra i quattro miniatori perugini.

Il direttore della biblioteca, Salvatore Buonomo, ha dichiarato sull’evento: «L’ importante ed ampia presenza nelle raccolte della Biblioteca dell’opera dantesca testimoniano  la percezione dell’ “Alighieri”  inteso come patrimonio comune di tutti gli italiani, espressione della preminenza  culturale del nostro paese. Particolarmente ricca  e vivace  appare  soprattutto la documentazione ottocentesca che affianca alla tradizione di studi critici, da Settembrini a De Sanctis,  ed alla visione  di Dante percepito come poeta civile, profetico anticipatore dell’Italia, unita e indipendente , testi illustrati pregiati, pubblicazioni ed articoli originali ed esclusivi ».

L’impegno della Biblioteca Nazionale per il Dantedì 2021 prosegue poi con un’esposizione inedita dei ritratti del poeta sul canale Facebook della stessa.