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Mindhunter: riaccesa la speranza che la serie continui

Mindhunter è stata una delle serie crime più apprezzate di Netflix e vanta un gran numero di fan affezionati nonostante l’improvvisa cancellazione. La serie fu cancellata nel 2020 dopo che Netflix aveva sciolto i contratti degli interpreti. In seguito il regista, David Fincher che ha diretto film di culto come Seven, Il curioso caso di Benjamin Bottom e Zodiac, ha spiegato che Netflix aveva interrotto la produzione della serie a causa dei costi troppo elevati. Infatti, in un’intervista a Variety dichiarò: “Era una serie costosa. Aveva un pubblico appassionato, ma non abbiamo mai avuto numeri tali da giustificare i costi”. Tuttavia in questi giorni si è riaccesa la speranza che Mindhunter continui e ad alimentare questa speranza sono state le parole di un ex attore della serie, Holt McCallany.

Mindhunter, cosa raccontava

L’attore interpretava in Mindhunter, Bill Tench, il braccio destro di Holden Ford (interpretato invece da Jonathan Groff). Ford e Tench nella serie si occupano di studiare una nuova tipologia di assassino che nel suo agire segue uno schema ben preciso, quello che oggi noi definiremmo un serial killer. La serie è infatti basata sul libro “Mindhunter: La storia vera del primo cacciatore di serial killer americano”, scritto da John E. Douglas e Mark Olshaker. Ad ogni modo, Holt McCallany ha concesso un’intervista a CBR per promuovere la sua nuova serie The Waterfront (resa disponibile su Netflix dal 19 giugno), durante la quale ha raccontato un recente incontro con David Fincher.

Speranze un po’esigue, ma comunque speranze

Qualche mese fa ho incontrato David nel suo ufficio, e mi ha detto che potrebbe esserci la possibilità di riportare in vita Mindhunter, ma sotto forma di tre film da due ore”, ha spiegato l’attore. “Non è nulla di certo, ma è qualcosa che si sta valutando”. McCallany ha poi aggiunto che alcuni sceneggiatori starebbero già lavorando al progetto dipende da quanto Fincher sarà soddisfatto dei copioni. L’attore ha già avuto modo di constatare quanto Fincher sia meticoloso nel lavoro creativo: infatti i due hanno collaborato per una sceneggiatura per circa 2 anni e mezzo. “Ho scritto una sceneggiatura e David è stato così gentile da darmi dei suggerimenti. Abbiamo fatto molte revisioni insieme. È pignolo in modo impressionante, ma è proprio questo che lo rende uno dei migliori registi di Hollywood”.

Insomma che la serie continui è una possibilità, niente di più, “tutti i pianeti dovrebbero allinearsi affinché ciò accada” a detta dell’attore. Tuttavia la buona notizia è che sia lui che Fincher stanno lavorando insieme al sequel di “C’era una volta a… Hollywood” dedicato a Cliff Booth, sotto l’egida di Netflix. Quindi a detta di McCallany: “ per quanto riguarda date e logistica, tutto potrebbe risolversi, ma dipende anche dal tempo di David, dalla sua predisposizione e quanto sia soddisfatto del materiale.”