Allo scoccare dello 00.45 di questa notte, Milazzo si è illuminata: un rogo spaventoso si è diramato per svariati chilometri lungo la fascia del Tirreno partendo da un serbatoio di virgin gasolio, appartenente alla raffineria 513 di Milazzo.
È sotto controllo la situazione, senza feriti né probabili intossicati, in ogni caso le conseguenze potrebbero portare ad un disastro ambientale; le fiamme e lo svuotamento totale dovrebbero avvenire, in via definitiva, intorno alle 13 di questa mattina. Subito dopo i carabinieri inizieranno le indagini del caso. Nessuno ha evacuato la zona, ma molti abitanti si sono spostati dalle loro abitazioni cercando riparo da amici e parenti.
Il sindaco Carmelo Pino ha dichiarato: “Le operazioni di raffreddamento dei serbatoi limitrofi sono state avviate subito e il panico è rientrato. Per quel che riguarda la questione ambientale ho chiesto all’Arpa di intervenire per accertare eventuali conseguenze collegate ai fumi che si sono sprigionati. Adesso aspettiamo che l’azienda comunichi le cause dell’incidente e i tecnici del Ctr, il comitato tecnico regionale, possano anche esprimere un giudizio per comprendere se sono scattate in tempo le misure di sicurezza”.
Le cause non sono ancora chiare e, in ogni caso, la cisterna, di 22 metri con una capienza di 100mila tonnellate, era riempita soltanto per 60mila tonnellate di gasolio in quanto era in via di svuotamento per una crepa notata dal personale della Ram, già nel pomeriggio. Non è questo il primo caso di incidente a Milazzo: già nel 1993 ci fu un’esplosione nell’impianto Topping 4 che causò la morte di 7 persone.
L’ordinanza del Sindaco della chiusura delle scuole si accompagna ad un invito a restare in luoghi chiusi per evitare di respirare i fumi ancora visibili.