Maurizio De Giovanni è un brillante scrittore italiano. Egli nasce a Napoli nel 1958. A tal proposito, si evidenzia che ancora oggi De Giovanni vive e lavora nella città partenopea.
Tra i romanzi di De Giovanni, ricordiamo “I bastardi di Pizzofalcone” del 2013, da cui poi verrà tratta omonima fiction nel 2017. In televisione, ha fornito la sceneggiatura anche per la serie tv intitolata “Il commissario Ricciardi“. Quest’ultima ha la regia di Alessandro D’Alatri nel 2021.
Tuttavia, è doveroso che lo scrittore non si è dedicato solo al campo lavorativo, infatti egli è sempre molto attivo nel sociali.
In particolare, il noto sceneggiatore tiene insieme ad altri colleghi scrittori un laboratorio di scrittura con i ragazzi che si trovano reclusi nel carcere minorile di Nisida. Egli si distingue anche in campo culturale.
Pertanto, è importante sottolineare che nel luglio del 2020, il Consiglio regionale della Campania lo ha nominato presidente del Comitato scientifico per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano.
Dunque, Maurizio De Giovanni si dedica anche alla promozione di occasioni di studio e ricerca sulla lingua napoletana.
In una recente intervista, rilasciata al “Corriere della sera“, lo scrittore ha spiegato che il suo ultimo libro, che si intitola “Una sirena a settembre” è un dolce omaggio alla madre e alla città partenopea. Inoltre, in tale intervista lo scrittore napoletano ha illustrato anche i suoi piani per il futuro.
A tal proposito, ha dichiarato che si dedicherà alla scrittura:
- il secondo libro “I Bastardi di Pizzofalcone“.
- “Maione e Bammanella“, una commedia per Antonio Milo e Adriano Falivene.
Come sempre ha affrontato anche tematiche sociali nell’intervista, dove si è detto molto arrabbiato del fatto che a Napoli sia elevato il tasso di evasione scolastica.
Proprio per quanto concerne la politica culturale in Campania, De Giovanni ha spiegato che essa è un diamante ancora troppo grezzo.