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sabato, 25 Marzo 2023

Mattarella a Napoli: sud, scuola e sconfiggere la camorra per lo sviluppo dell’Italia intera

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Davide Franciosahttps://www.21secolo.news
27 anni, poliedrico, sensibile, napoletanissimo. E' Compositore video-grafico e operatore di comunicazione sociale. Malato di "teatrite acuta", appassionato di cinema, musica, lettura e scrittura creativa, ha l'Africa nel cuore. Sogna di diventare editore e un teatro tutto suo.

Ragazzi, permettetemi di dirvi: andate a scuola! Andateci. Non ne fuggite. Non fatevi vincere dalla sfiducia. La scuola è vostra, così come vostro è il futuro.

Questo l’appello che Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rivolto ai 2mila studenti presenti oggi all’Istituto Professionale Sannino-Petriccione di Ponticelli, quartiere della periferia orientale napoletana diventata il centro dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico 2015/2016.

Sergio Mattarella - PonticelliTra i presenti il cardinale Crescenzio Sepe, il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, il governatore Vincenzo De Luca, il sindaco Luigi de Magistris, il prefetto Gerarda Pantalone, il presidente della Corte d’appello Antonio Buonajuto ed il presidente dell’Anac Raffaele Cantone. Ad accogliere Mattarella, tra bandiere tricolori e inno di Mameli, anche rappresentanze di studenti da tutta Italia. Presente anche una delegazione di famiglie di studenti con disabilità, che hanno manifestato per richiedere maggiori attenzioni per i portatori di handicap tra i banchi e contro il taglio dei fondi per il loro sostegno, e presente anche un gruppo di aderenti all’ass. “terra dei fuochi” che ha manifestato contro i roghi nell’entroterra tra Napoli e Caserta.

Sempre oggi, 28 settembre, Il Capo dello Stato si è recato al Maschio Angioino per la commemorazione delle “Quattro giornate di Napoli”, durante le quali avvenne l’insurrezione popolare che rese il capoluogo partenopeo la prima città libera dall’occupazione nazista. In serata ha concluso la sua permanenza al Teatro San Carlo.

Non dimentico le difficoltà, le carenze, le sofferenze contro cui voi dovete combattere. Ma sono voluto venire qui a Ponticelli, a Napoli, per dire che dobbiamo avanzare insieme. Perché la scuola è strumento di crescita personale e collettiva. Se non fosse questo, al scuola fallirebbe. Una penna, un libro possono cambiare il mondo. La scuola cambia la vita, la conoscenza è libertà, libertà di esprimere i talenti diversi e le diverse aspirazioni. La capacità di crescere insieme agli altri rappresenta la forza che permette di aprire a una cittadinanza piena. Consentire a ogni ragazzo e ogni ragazza di inseguire i propri sogni. Le risorse non basteranno mai da sole, ci vogliono le persone con le loro storie, i loro volti. Creare occasioni d’incontro, contrastare l’illegalità.

Sergio Mattarella - Ponticelli“COLTIVATE LA SPERANZA” – È la prima volta, da quando è stata istituita la cerimonia d’inizio anno scolastico, che un Presidente della Repubblica esce dal freddo Quirinale per trasferirsi in una calorosa scuola del sud dedicata a una giovane vittima della criminalità. Oggi, la scelta napoletana del Capo dello Stato, assume un valore e un sapore molto speciale riportando entusiasmo e attenzione in una Ponticelli delicata e troppo spesso accostata alla criminalità, alla dispersione scolastica, alla mancanza di fondi ed alternative alla strada. Una periferia dove per i giovani è facile imparare l’arte di arrangiarsi, di perdersi per cercare scorciatoie e un futuro migliore. Una periferia abusata e sfigurata dal passato. Ma anche una periferia dei tanti che combattono e si sacrificano in silenzio, che adesso pretendono e si aspettano risposte concrete alle eterne promesse che piovono dall’alto dello Stato e della politica. Una periferia al centro di un poderosissimo piano di riqualificazione urbanistica ed economica, che può contare su una diffusa rete di solidarietà grazie alle numerose associazioni laiche e cattoliche impegnate in attività culturali, sportive e di volontariato. Oggi il tappeto rosso delle grandi occasioni è steso, i giovani cittadini di Ponticelli sono in festa, ma anche al lavoro insieme agli insegnanti e agli enti pubblici per tenere le luci accese e promuovere quella svolta indispensabile per sconfiggere i tanti problemi radicati nel territorio.

La camorra e le mafie possono essere sconfitte. La camorra e le mafie saranno sconfitte. E voi, giovani di Napoli, sarete alla testa di questa storica vittoria.

Sergio Mattarella - PonticelliDa Mattarella, testimone in prima persona dell’azione cruda e insensata della criminalità con la perdita del fratello Pietrasanti, assassinato nel 1980 per mano di Cosa Nostra durante il mandato da Presidente della Regione Sicilia, c’è da mettersi la mano sul fuoco sul peso e sul valore delle parole espresse ai giovani presenti. Il Capo dello Stato ha rimarcato più volte l’importanza assoluta di scegliere la vita e non la morte, di non rinunciare ad essere donne e uomini liberi. Nel suo discorso ha citato Davide Sannino, il giovane studente a cui è stata intitolata la scuola di Ponticelli che nel ’96 venne ucciso per aver reagito ad una rapina, e Giancarlo Siani, il giornalista ucciso dalla camorra. Due esempi di uomini liberi che non hanno abbassato la testa davanti alle ingiustizie e alla prepotenza. Il Presidente ripete con forza quanto sia indispensabile vivere liberi dalle mafie e dalle cosche, accostandolo con forza all’esempio di Nicola Barbato, il poliziotto ferito gravemente durante un’operazione anti estorsione.

Sergio Mattarella - PonticelliINSEGNANTI, CRISI E MIGRANTI – Il Capo dello Stato si è soffermato anche sul ruolo fondamentale dei docenti: “Permettetemi di ringraziare i vostri insegnanti. Vi sono state difficoltà in questi anni, lo so bene. Anni in cui la crisi economica ha penalizzato oltremisura il patrimonio della scuola. Anni nei quali si sono accentuate condizioni di precarietà, affrontate recentemente dal Parlamento. Non chiederò mai a nessuno di rinunciare alle proprie idee e al proprio spirito critico. Ma mi sento di chiedere a ciascuno di voi di portare il proprio contributo nella scuola di oggi. Siete riusciti a dare risposte positive laddove sarebbe prevalso lo scoraggiamento, a tenere uniti i legami sociali, a suscitare attenzione e avviare percorsi di conoscenza e cultura. Oggi senza di voi non sarebbe possibile immaginare un salto in avanti”, conclude Mattarella. Nel suo discorso spazio anche ai migranti: “È importante per l’Italia, e per l’Europa intera, il modo con il quale saremo capaci di integrare i figli dei migranti. La scuola italiana ospita oggi ottocentomila studenti stranieri: più della metà di questi è nata in Italia”, ha sottolineato il Capo dello Stato, dimostrando quanto l’integrazione costituisca un vantaggio per la coesione e la serenità sociale.

Napoli è una città meravigliosa, che ha nella sua storia, e dunque nel suo dna, la forza e la cultura per avviare una nuova stagione da protagonista ed essere traino per le forze migliori del Mezzogiorno.

Parole di amore e ammirazione per Napoli, vissuta in questi giorni con serenità e a contatto diretto coi cittadini, definendola “Con forti contrasti, con ferite da sanare. Ma la sua bellezza è un valore mondiale”. Mattarella ha voluto ricordare ai ragazzi presenti quanto la scuola sia la più grande opportunità di sviluppo per il sud e gli studenti la speranza più concreta, condizione indispensabile per lo sviluppo dell’Italia intera.


LA REDAZIONE DEL XXI SECOLO, COMPOSTA DA GIOVANI ENTUSIASTI AL SERVIZIO DEI CITTADINI E INNAMORATI DEL PROPRIO TERRITORIO, RINGRAZIANO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA PER LA VISITA A NAPOLI E PONTICELLI. GRAZIE PER LA SUA TESTIMONIANZA DI “UOMO DEL SUD”, PER LA SCELTA DI METTERE AL CENTRO UNA PERIFERIA NAPOLETANA, PER LA PRESENZA, L’IMPEGNO E L’ATTENZIONE CHE HA VERSO LE NUOVE GENERAZIONI TROPPO SPESSO MESSE DA PARTE E NON VALORIZZATE. NAPOLI E NOI GIOVANI L’ACCOGLIEREMO SEMPRE A BRACCIA APERTE. ARRIVEDERCI PRESIDENTE!


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