Napoli, la città del sole, ha sempre attirato l’attenzione di personaggi illustri come scrittori, poeti e musicisti. Tra i personaggi che hanno fatto la storia della cultura italiana, l’attenzione ricade su Matilde Serao.
Prima donna ad aver fondato un giornale, la Serao è stata una giornalista e scrittrice italiana. Di origini napoletane, è proprio nella sua città che inizia a collaborare con Il Corriere di Napoli. Nonostante la fine di tale collaborazione, Matilde Serao continuerà ad interessarsi alla sua città natale. Tant’è che la maggior parte delle sue opere sono interamente dedicate alla città di Napoli.
Il Ventre di Napoli
Il Ventre di Napoli è una vera e propria inchiesta sulla città partenopea. Per la sua storia e per il carattere della sua gente, Napoli ha sempre destato curiosità negli artisti a tal punto da ispirare varie opere del fine 800′ e inizio 900′.
Nel caso della scrittrice, il romanzo intitolato “Il Ventre di Napoli” è un viaggio nella miseria e nella povertà. Una vera e propria denuncia delle condizioni dei quartieri più degradati della città nel periodo di fine 800′, quando il capoluogo campano venne colpito dal colera. Tramite la stesura del libro è come se l’autrice chieda che il popolo partenopeo non sia più abbandonato a sé stesso. Inoltre, che Napoli venga trattata come tutte quante le altre grandi città metropolitane dando possibilità di riscatto ai cittadini. Un attacco alle istituzioni che lasciavano la popolazione a sé stessa.
Il libro, si suddivide in due parti. Nella prima parte la scrittrice si sofferma sulla grande capacità dei napoletani di sopravvivenza, nonostante le condizioni di disagio e sulle usanze che poi hanno fatto la tradizione. Nella seconda parte, l’autrice si sofferma nel criticare le istituzioni e sul modo in cui i napoletani accettano la loro condizione affidandosi al destino e ai ricordi del passato.